riverrun, past Eve and Adam's, from swerve of shore to bend of bay,
brings us by a commodious vicus of recirculation back to "Andrew Next":
>
>"Stefano" <oppenheimer_at_bomb.ne> ha scritto nel messaggio
>news:3oRzb.157107$hV.5681054_at_news2.tin.it...
>>
>> Salve a tutti. Qualche tempo fa ho visto un piccolo giocattolo piuttosto
>> curioso, per� ho alcuni problemi a capirne il funzionamento.
>> Si trattava di un giocattolo "scientifico", costituito da due carrucole
>> montate su un piccolo asse, a collegarle una piccola cinghia costituita
>> da un filo metallico abbastanza sottile e flessibile. Delle due, una era
>> di circa 4cm di diametro, l'altra circa 10cm.
>>
>> La cosa "curiosa" era che, tenendo l'oggetto verticale, immergendo la
>> carrucola pi� piccola in un bicchiere d'acqua calda, con una piccola
>> spinta le carrucole iniziavano a girare autonomamamente.
>
>Credo si trattasse di nitinol o un'altro materiale e a memoria di forma.
>Praticamente e' un metallo che se riscaldato "ricorda" una forma e fa di
>tutto per assumerla, se raffreddato ritorna alla forma originale. Con delle
>molle di questo materiale e un po' di corrente per riscaldarle e' stata
>realizzata una tensostruttura autoassemblante... un tendone, insomma, che si
>monta da solo.
S� conosco quei metalli ma sinceramente non credo si trattasse di
quello. Credo che per ritornare alla forma iniziale richiedano
un'energia pi� o meno pari a quella presa per ricordarla, e poi non
riesco a capire come potrebbe un filo cos� indurre la rotazione.
Received on Sat Dec 06 2003 - 03:03:16 CET
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