On 9 Apr, 19:09, "dumbo" <yur_at_cocacol> wrote:
> <aqual..._at_despammed.com> ha scritto nel messaggionews:4d9ec435$1_at_news.x-privat.org...
>
> > <http://fuffologia.wordpress.com/2011/04/08/risolto-il-mistero-del-pio...>
>
> chiss , forse vero, per bisogna ammettere
> che l' �accelerazione anomala 7 10^(-8) cm/s^2
> stranamente vicina ad altre accelerazioni simili
> che compaiono un po' dappertutto nella fisica:
> ' la surface gravity di una tipica galassia
> (e infatti non a caso gioca un ruolo fondamentale
> nella MoND di Milgrom) la surface gravity di un
> tipico barione, circa uguale a �c H �dove c la
> velocit della luce e H la "costante" di Hubble...
> Forse sono tutte coincidenze fortuite, o forse no.
Nessuna delle circostanze che riferisci presenta per� le
"oscillazioni" (o quanto meno la "localizzazione" dell'anomalia, che
scompare ad una distanza maggiore).
Il n� 206 di "L'astronomia " (feb. 2000) riportava un articolo a firma
di E.Novati dal titolo "Inspiegata accelerazione dei Pioneer".
Riporto un brano dell'articolo in cui ho evidenziato con ** ** la
parte di interesse
____________
Le sonde spaziali Pioneer 10 ed 11, inviate verso i confini del
sistema solare ed oltre, risultava avessero decelerato pi� del
previsto dopo aver raggiunto una certa distanza dal sole, come se
venissero attratte da esso pi� del dovuto.
Si legge nell'articolo: "Una proposta originale e che sembra
funzionare � stata avanzata di recente da due ricercatori del Service
d'Astrophysique di Saclay in Francia (J.P.Mbelek e M.Lachi�ze-Rey, gr-
qc/9910105), che ipotizzano l'esistenza di un nuovo campo scalare che
agirebbe affiancandosi al campo gravitazionale classico. La sua azione
sarebbe la stessa su tutti i corpi, a prescindere dalla loro
composizione, dipenderebbe solo dalla loro massa, ma si manifesterebbe
in modo ben diverso a seconda della distanza. Nel Sistema Solare, per
esempio, immaginando che l'origine di questo campo sia il Sole, i suoi
effetti risultano **trascurabili fino all'incirca alla distanza della
fascia degli Asteroidi (tra Marte e Giove), producono un'accelerazione
diretta verso il Sole da qui fino a circa 90 U.A e tendono poi a
scomparire di nuovo producendo oscillazioni smorzate
nell'accelerazione**. (...) Tutto ci� sarebbe in accordo con quanto
osservato sulle sonde Galileo ed Ulysses (--) che sembrano mostrare
anch'esse un "effetto Pioneer", anche se non confermato con assoluta
certezza".
-------------
Tutto ci� si accorda molto meglio con la mia teoria delle anomalie
locali intrinseche al potenziale newtoniano, tra l'altro senza
chiamare in causa nuove forze (come fanno questi di Saclay) o mettere
in dubbio F=ma (come fanno le teoire MoND).
Luciano Buggio
http://www.lucianobuggio.altervista.org
>
> bye
> Corrado
Received on Mon Apr 11 2011 - 19:38:48 CEST