Tom Cat wrote:
> L'altro giorno, parlando con un mio amico dei nostri metodi di allenamento
> alla corsa, ci e' sorto questo dubbio. Immaginiamo di percorrere una salita
> al 10%; ovviamente si fa una fatica da disgraziati (anche) perche' parte
> della propria energia cinetica deve essere convertita in energia potenziale
> .... ma non capisco perche' inclinando un tapis roulant si ottiene lo stesso
> effetto, visto che la propria altezza dal suolo non varia.
> Grazie a chiunque mi sapra' "illuminare" ;-)
> Tom Cat
Senza andare troppo per il sottile: se sostituisci il motore del tapis
roulant con un generatore di corrente, inclini abbastanza il tappeto e
ci metti sopra un .... che si dimena come un forsennato, puoi accendere
almeno un paio di lampadine !!! (potenza meccanica -> potenza
elettrica). Spero di averti "illuminato" :-)
Pi� correttamente: il punto di appoggio del piede in fase di avanzamento
� a quota superiore rispetto a quella del piede arretrato, pertanto,
dal punto di vista del ginnasta la dinamica del movimento, e quindi lo
sforzo fisico, sono del tutto equivalenti ad una corsa in salita.
Tuttavia, il ginnasta non cambia mai quota perch� egli si trova in un
sistema di riferimento in moto verso il basso (rispetto alla terra). Un
esperienza simile la si pu� vivere salendo su una scala mobile che
scende. Se la scala mobile fosse chiusa e non permettesse di osservare
il mondo esterno colui che la percorre (salendo i gradini) dopo alcuni
secondi crederebbe di essere salito di un piano, ma in realt�,
nonostante gli sforzi, si troverebbe ancora alla stessa altezza da cui �
partito.
Queste cose si comprendono bene studiando la dinamica nei sistemi di
riferimento in moto relativo.
--
GV
Received on Fri Nov 28 2003 - 23:16:22 CET