Re: MQ: manca una descrizione matematica dell'atto di misura?

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_units.it>
Date: Mon, 28 Sep 2020 07:16:24 +0200

Il 24/09/20 16:03, Giorgio Bibbiani ha scritto:
> Il 24/09/2020 14:24, pcf ansiagorod ha scritto:
>> Ora che mi ci fai pensare non so se possano esistere algoritmi per
>> generare numeri realmente casuali;
....
>> E a questo punto mi chiedo se esista qualche teorema che garantisca
>> che un'algoritmo del genere è possibile anche se non noto.
>
> Sicuramente un algoritmo che giri su un computer reale
> senza ricevere infiniti input dall'esterno darà in output,
> da un certo punto in poi, una sequenza periodica di bit,

....
> Naturalmente la capacità odierna di memoria dei
> computer è tale che anche alla massima velocità
> di elaborazione possono eseguire un programma
> che darà un output non periodico per tutta la
> loro durata di vita (e anche per l'ipotizzabile
> "durata di vita" dell'universo ;-).

C'e' un aspetto della questione che non mi sembra sia emerso: in realtà
numeri "veramente casuali" sono mlto poco interessanti dal punto di
vista scientifico-pratico (lo sono di più per chi organizza giochi
d'azzardo). Il motivo è che se ho un qualsiasi algoritmo stocastico
(basato quindi sui numeri casuali) e devo implementarlo su un computer,
avrò bisogno di passare per una fase di validazione/debugging
  del codice. Con un algoritmo per numeri pseudocasuali ho la completa
riproducibilità dell' esperimento numerico. Con numeri realmente casuali
potrei dover attendere un tempo arbitrariamente lungo per ritrovare le
condizioni di un errore. Morale di cio': un fisico computazionale non
abbandonerebbe mai un buon generatore di numeri pseudocasuali in favore
del più impredicibile fenomeno naturale.

Giorgio
Received on Mon Sep 28 2020 - 07:16:24 CEST

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