Dubbioni sulla probabilità

From: Piercarlo <piercarloboletti_at_tiscali.it>
Date: Sun, 23 Nov 2003 15:44:12 +0100

Ciao!
Ciao a tutti!

Nei miei ozii mi � venuto da pensare, tra le molte cose senza capo ne
coda a cui penso quando non ho voglia di uscire a far collezione di
reumatismi, ad una faccenda un po' strana. Eccola:

Da quel che si capisce leggendo la pubblicistica divulgativa, a livello
quantistico probabilit� ed energia di un evento sono due facce se non
della stessa medaglia almeno della stessa gemma.

La caratteristica pi� sorprendente per un profano del connunbio tra
energia di un evento e la sua probabilit� � che, finch� � presente una
quantit� minima di energia in un sistema, la probabilit� che in esso
succeda una cosa qualsiasi non � mai esattamente nulla anche quando
secondo la fisica classica ci� � impossibile. Cio�
anche quando per la fisica classica l'energia disponibile per dar corso
ad un certo evento (microscopico?) � insufficiente e quindi l'evento �
per ci� stesso impossibile, nella fisica quantistica pu� ancora esistere
una probabilit� minima ma non nulla che tale evento si svolga comunque
(effetto tunnel).

Questa faccenda, se quanto normalmente divulgato corrisponde
effettivamente alle cose e non � una descrizione del piffero (non mi
fido pi�...), lascia un bel po' perplessi.

Tiro fuori i miei dubbi in "ordine di arrivo".

La probabilit� cos� come appare descritta a livello divulgativo non
sembra porre un vincolo inferiore di energia che distingua *in assoluto*
tra ci� che pu� e non pu� succedere: si limita a stabilire un grado di
improbabilit� (anche altissimo) senza fissare alcuna impossibilit�.
In questo quadro gli unici eventi effettivamente impossibili appaiono
solo quelli limitati superiormente da una richiesta di energia infinita
(come il superare la velocit� della luce che richiederebbe un infinito
di energia); tutti quelli che invece per esistere richiedono un
ammontare finito di energia appaiono sempre possibili anche se comunque
estremamente improbabili al di sotto di quello stesso ammontare.

Se questo � vero (e non ho ragioni per metterlo in dubbio) c'� comunque
qualche cosa che non torna:

1) Cosa impedisce ad un sistema probabilistico, dato un tempo molto
lungo ma non infinito, di violare la legge di conservazione
dell'energia?

2) Che cosa garantisce la stabilit� a lungo termine di quello stesso
sistema impedendogli di squagliarsi in un guazzabuglio indistinto di
energia privo di ogni struttura interna?

L'unica scappatoia plausibile mi � finora sembrata quella di considerare
la "probabilit�" nient'altro che un'ennesima forma di energia (o forse
solo un modo diverso di considerare l'energia) che in quanto
tale deve avere sottostare ad una qualche legge di conservazione nel
senso che la somma di tutte le probabilit� di un evento deve condurre ad
un valore finito che garantisca la stabilit� del mondo fisico.
Detto in altre parole da qualche parte vi deve essere un "oltre" al di
l� del quale l'improbabilit� di un evento deve trasformarsi in una
impossibilit� dichiarata venendo con ci� ad un accordo con la fisica
classica. Ma per far s� che ci� si verifichi senza con questo annientare
la M.Q. bisogna anche supporre che la probabilit� stessa sia una
grandezza quantizzata.

E' cos� o come al solito non ho capito un tubo?

Piercarlo
Received on Sun Nov 23 2003 - 15:44:12 CET

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