On Tue, 18 Nov 2003 21:02:15 +0100, Elio Fabri wrote:
>rez ha scritto:
>>Infatti l'irreversibilita` o meno di un processo e` legata
>>unicamente alla natura dei suoi stati iniziale e finale,
>>anzi finale soprattutto, e non dalle modalita` con cui si
>>sviluppa.
>Non direi.
>Esempio canonico: espansione di un gas (perfetto) nel vuoto.
>La trasf. e' isoterma (nel senso che stato iniziale e finale hanno la
>stessa temperatura), ma irreversibile.
>Niente vieta pero' di arrivare allo stesso stato finale in modo
>reversibile.
Chiaramente non c'e` accordo su "reversibile".
IMHO "reversibile" e "invertibile" (o meglio: "che puo`
avvenire in senso opposto") non sono la stessa cosa.
Un gas perfetto e` a trasformazioni reversibili per
definizione, infatti per esso e` definito il potenziale
termodinamico (energia libera).
D'altra parte c'e` chi "ha combattuto senza posa tutta
la vita" per sradicare tale -ripeto IMHO- errata
interpretazione.
--
Ciao, | Attenzione! campo "Reply-To:" alterato ;^)
Remigio Zedda | E-mail: remigioz_at_tiscali.it
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Received on Wed Nov 19 2003 - 20:59:40 CET