Re: Particelle cariche

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Sat, 08 Nov 2003 20:33:17 +0100

Whip ha scritto:
> La domanda � banale e si riduce probabilmente ad un problema di
> definizioni.
> Per quale motivo una particella carica, che crea quindi nello spazio
> circostante un determinato campo, non subisce essa stessa gli effetti
> di questo (naturalmente sto parlando di come la cosa viene presentata
> classicamente, anche perch� non so se la cosa � diversa all'interno di
> altre teorie)?
La cosa non e' affatto banale, e ha creato parecchi problemi agli
inizi del secolo scorso, e anche dopo...
Nessun problema finche' la particella e' ferma, perche' le forze tra
gli elementi di carica si cancellano e hanno risultante nulla (terzo
principio).
I guai cominciano quando la carica viene accelerata: in effetti la
teoria classica non sa trattare questo problema, nel senso che ne
verrebbe fuori una forza non nulla (la cosiddetta "reazione di
radiazione").
Il brutto e' che questa reazione sembrerebbe capace di accelerare la
carica...

Quando nacque la mecc. quantistica tutti i fisici pensarono che il
problema della reazione di radiazione sarebbe stato risolto
nell'ambito di una teoria quantistica completa dell'interazione fra
cariche e campi.
E' stato risolto?
In un primo tempo, si e' ripresentato sotto la forma di problema delle
"self-energia", che risultava infinita. Poi si e' imparato a
eliminarlo con la rinormalizzazione.
Ed e' un fatto che l'elettrodinamica quantistica funziona
magnificamente, e' in perfetto accordo con i dati sperimentali.

A questo punto, forse ci sono differenze di opinione: c'e' chi dice
che non ci sono piu' problemi; chi dice che si tratta solo di fare le
cose in modo matematicamente pulito; e forse qualcuno sospetta che
ci sia ancora sotto qualcosa...
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Sat Nov 08 2003 - 20:33:17 CET

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