Re: diffrazione da elettroni
Nell'articolo <bolnj3$24r$1_at_news.newsland.it>
luciano buggio ha scritto:
> 1) Intendi che gli elettroni che non interagiscono coi fotoni vanno a
> contribuire alla formazione delle righe, mentre quelli che
> interagiscono
> no (e, sono questi ultimi, responsabili del fondo non completamente
> "nero" tra le righe)?
S�, intendo questo.
Se tu prendi tutti i "puntini" dei quali sai in che foro sono passati, e li
tieni distinti dai "puntini" dei quali non sei riuscito a scoprire in che
foro sono passati (perch� non hanno interagito con nessuna delle particelle
che gli avevi "sparato" contro), ecco, se tu tieni distinti questi due
insiemi di puntini allora il primo insieme di puntini disegner� una figura
che � la sovrapposizione di due "campane", mentre il secondo insieme
disegner� una figura con le classiche "frange di interferenza".
E' ovvio poi che se riesci a "beccare" quasi tutti gli elettroni (perch�
spari molti fotoni) allora quei pochi dei quali non avrai saputo dire in che
foro sono passati non saranno sufficienti a "disegnare" distintamente una
"coppia di campane", e non faranno altro che "sporcare le frange".
> 2) Gli elettroni che interagiscono coi fotoni arrivano quindi comunque
> allo schermo?
E perch� no?
Un elettrone che interagisce con un fotone non fa altro che "assorbire" il
fotone, dopodich� prima o poi lo ri-emette (a volte anche prima di averlo
assorbito, ma lasciamo perdere), ma l'elettrone non si annichila.
Da questo punto di vista l'interazione fra "fermioni" e "bosoni" ha delle
propriet� analoghe a quelle osservabili a livello macroscopico: una pallina
da tennis illuminata dai riflettori non scompare per il fatto di essere
stata illuminata.
> 3) Come si accorge, lo sperimentatore, dell'interazione? Ovvero, cosa
> succede quando un elettrone interagisce con un fotone in modo da dare
> un segnale macroscopico (suppongo) visibile, tanto che si possa dire
> da quale fenditura � passato?
Come ti dicevo, non ho mai visto fare questo esperimento n� ho delle doti
sperimentali.
Tuttavia direi che mi serve una sorgente estesa di fotoni (= una
"lampadina") da porre dietro ognuno dei due fori ed anche un
fotomoltiplicatore, che possa rivelare la presenza di fotoni "diffusi"
dall'elettrone.
Inmmagino per� che in pratica le cose siano assai pi� complicate, sicch�
continuo a sperare che qualcuno dei lettori sappia come si fa "per davvero"
ed abbia voglia di raccontarcelo.
Ciao, alla prossima,
Davide
Received on Mon Nov 10 2003 - 01:15:03 CET
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