Re: decoerenza e proprietà

From: Valter Moretti <vmoretti2_at_hotmail.com>
Date: Mon, 10 Nov 2003 10:48:00 +0100

unit wrote:

>
> Probabilmente mi sono spiegato male. Ovviamente gli effetti quantistici si
> giocano sul fatto
> che esistano elementi non diagonali. E da questo, diseguaglianze di Bell
> alla mano,
> direi che non se ne esce. Poi c'� un passaggio a probabilit� classiche, ma
> queste sono
> dipendenti dalla situazione pre-misura e quindi si fanno carico degli
> effetti quantistici. Quindi
> indipendentemente da come si arrivi a queste probabilit� classiche (per
> magia o per decoerenza) ci si ritrova con degli effetti quantistici. Esempio
> : l'esperimento delle due fenditure. Prendendo lo schermo come strumento di
> misura ci si ritrova
> alla fine con una distribuzione di probabilit� "classica", ma questa �
> dipendente dai fenomeni quantistici a monte che sono responsabili, ad
> esempio, delle frange di interferenza nella distribuzione di probabilit�.
> "Come" si sia passati da una matrice densit� non diagonale alla
> distribuzione di probabilit� non
> cambia il succo della faccenda: ci sono delle frange di interferenza.
> Arriverei a dire che, in questa situazione,
> il contenuto fisico di un'eventuale giustificazione della diagonalizzazione
> sia di poca utilit�, nel senso che si giustifica matematicamente un asserto
> che si usa in ogni caso normalmente, che sia assioma o no.


Scusa se mi intrometto, ma questa storia dei termini non diagonali mi
risulta particolarmente incompresibile: un matrice densita' ha elementi
non diagonali oppure no a seconda della base che scegli per
rappresentarla, se usi la sua base di autostati la forma della
matrice e' sempre diagonale. Visto che esistono osservabili quantistiche
incompatibili e' impossibile costruire una matrice densita' che sia
diagonale rispetto a tutte le osservabili che vengono in mente
eccetto il caso di una matrice densita' proporzionale all'operatore
identita', in cui tutti gli stati componenti hanno lo stesso peso
probabilistico. Eccetto il caso detto, ci *saranno* sempre dei termini
non diagonali misurando certe osservabili, comunque tu prepari la
matrice densita'...Questi termini daranno luogo a fenomeni "quantistici".
Per cui non mi pare sensato dire che l'assenza di termini non diagonali
implica un comportamento classico. Forse nessuno ha detto questo ed ho
capito male?

Ciao, Valter


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Valter Moretti
Faculty of Science
Department of Mathematics
University of Trento
Italy
http://www.science.unitn.it/~moretti/homeE.html
Received on Mon Nov 10 2003 - 10:48:00 CET

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