Valter Moretti ha scritto:
> unit wrote:
> > "Valter Moretti" <vmoretti2_at_hotmail.com> ha scritto nel messaggio
> > news:3FAF5ED0.2000101_at_hotmail.com...
> >
> >>Eccetto il caso detto, ci *saranno* sempre dei termini
> >>non diagonali misurando certe osservabili, comunque tu prepari la
> >>matrice densita'...
> >
> > Il punto � che dopo aver misurato l'osservabile in questione (anche senza
> > guardare il risultato della misura =) ) la matrice densit� � diagonale
> > rispetto a quell'osservabile, quindi in ultima analisi hai sempre a che
> > fare con
> > matrici densit� diagonali, in seguito alle misure
> Si, ma se subito dopo faccio una misura rispetto ad una osservabile che
> non commuta con la precedente, la matrice densita' sara', rispetto a
> questa NON diagonale, per cui vedro', in generale, termini
> d'interferenza, quindi non e' vero che mi sono ridotto al caso classico...
Mi sembrate un po' carenti rispetto al concetto di decoerenza. Nulla di
grave ovviamente. Il riferimento piu' recente e'
Wojciech Hubert Zurek, Rev. Mod. Phys. 75, 715 (2003)
ma c'e' un articolo classico su Physics Today di Zurek del 1991 che ha
recentemente aggiornato e potete trovare su arxiv come quant-ph/0306072.
Comunque il problema puo' essere schematizzato nel modo seguente.
Assumiamo di avere un sistema a due stati nella sovrapposizione
|psi>=a|1>+b|2>
con |a|^2+|b|^2=1 e lo facciamo interagire con un apparato di misura.
L'effetto di questa interazione e' di creare uno stato entangled del tipo
|phi> = a|1>|fracciagiu>+b|2>|frecciasu>
che e' una situazione decisamente poco rispondente all'osservazione. La
corrispondente matrice densita' contiene dei termini non diagonali che ne
caratterizzano la non classicita'. La forma mixed
|a|^2|1><1||frecciagiu><frecciagiu|+|b|^2|2><2||frecciasu><frecciasu|
descrive invece una situazione tipica della teoria della probabilita'
classica e caratteristica del processo di misura che vogliamo descrivere.
Come si passa dalla forma completa a quella mixed?
La decoerenza risolve il problema assumendo che il sistema di misura, a
causa delle sue proprieta' fisiche, interagisca con un ambiente i cui
effetti non sono controllabili. L'ambiente entrera' nel suddetto stato come
|chi>=a|1>|fracciagiu>|E1>+b|2>|frecciasu>|E2>
per l'interazione tra l'apparato classico e l'ambiente e dunque, se |E1>
ed |E2> sono ortogonali il gioco e' fatto tracciando via il contributo
dell'ambiente che non conosco. Quindi, con tre livelli di interazione
(sistema-apparato di misura-ambiente) ho ottenuto i seguenti risultati:
1- Le correlazioni quantistiche sono sparite e la matrice densita'
descrive solo probabilita' classiche;
2- L'interazione ha selezionato una base preferenziale rispetto alla quale
il sistema fornisce i valori misurati (einselection);
3- Il tutto e' completamente descritto dalle sole leggi della meccanica
quantistica senza ricorrere ad effetti esterni (collasso o altro).
Ritorniamo pero' alla mia questione iniziale: la decoerenza risolve il
problema della misura? Per ora da' soltantanto una buona mano ad Everett.
> Ciao, Valter
Ciao,
Gianni
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Received on Thu Nov 13 2003 - 17:46:09 CET