Re: velocità degli elettroni in un conduttore

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Wed, 22 Oct 2003 20:47:31 +0200

Franco ha scritto:
> ...
> Il paradosso di catt dimostra che catt non ha ancora capito dopo piu`
> di venti anni come funziona la conduzione elettrica nei metalli :-)
Che cosa sarebbe il paradosso di Catt?

> Non si sta riferendo all'interfacciamento statico, ma alle riflessioni
> che si hanno sulle linee di trasmissione. Le piste dei circuiti
> stampati per logiche ad alta velocita` devono essere progettate come
> microstrisce a impedenza caratteristica controllata, se si vuole che
> il tutto funzioni.
> ...
> Se una linea di impedenza caratteristica Z0 e` terminata su un carico
> di impedenza molto elevata (RL>>Z0), si ha un coefficiente di
> riflessione in tensione pari quasi a +1, e questo vuol dire che alla
> fine della linea la tensione raddoppia. Se piloti la linea a bassa
> impedenza con un gradino di 5V, alla fine puoi avere 10V. Tutto cio`,
> come dici anche tu, non c'entra nulla con i rimbalzi.

Appunto.
La mia non era certo elettronica ad alta velocita', ma comunque...
Per quello che posso ricordare (e' roba di parecchi anni fa) avevo
messo le mani su una piastra di prova (AIM-65 della Rockwell) che avevo
acquistato a meta' prezzo perche' era stata restituita al fabbricante
in garanzia. E per mia fortuna aveva solo un diodo zener in corto...

Facendo non so piu' quali modifiche, ero intervenuto su un ingresso di
interrupt del microprocessore, e questo mi moriva inspiegabilmente...
Finche' mi accorsi che c'era un guizzo negativo di forse 1 volt,
comunque superiore alla soglia, che mi pare fosse 0.7 volt.
Lo interpretai come ho detto, e risolsi il problema, credo con una
resistenza in parallelo, ma non ricordo bene.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Wed Oct 22 2003 - 20:47:31 CEST

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