Adriano Amarici ha scritto:
> ciao, secondo me sono due cose un po' diverse: l'A'rnold � proprio
> un libro con "un punto di vista superiore" sulla meccanica analitica,
> potrebbe andare bene per un laureando o dopo.
> ...
> mentre l'A. fa proprio cose che in generale nel corso di MR non
> vengono affrontate.
Non sono tanto d'accordo sul tuo giudizio sull'Arnol'd.
Non mi pare che la differenza sia tanto nel contenuto, e neppure sul
punto di vista.
Non conosco gli altri libri che citi, ma quanto al contenuto, tutto
quello che c'e' nell'Arnol'd (a parte le appendici) c'e' anche nel
Landau.
Solo che, come Arnol'd non manca di dire, nel Landau ci sono anche
degli strafalcioni, e dal punto di vista matematico lascia parecchio a
desiderare.
Il fatto che Arnol'd usi linguaggio e concetti della matematica del
20-mo secolo mi pare soltanto un merito.
E' mia radicata opinione, non da ora, che la visione piu' astratta e
geometrica che Arnol'd da' della meccanica sia piu' vicina alla
sostanza della fisica, delle trattazioni tradizionali, stile Landau o
anche Goldstein, per intenderci.
Ma spiegare bene che cosa intendo sarebbe un discorso lungo...
Il vero difetto dell'Arnol'd e' che si esprime in modo estremamente
conciso e non di rado un po' astruso (more matematico ;-) ).
Forse l'ho gia' scritto qui, ma da quando l'ho letto, oltre 20 anni
fa, ho sempre pensato che ci sarebbe voluto un libro che "traducesse"
l'Arnol'd in qualcosa di leggibile...
Non so se Gallavotti o Fasano-Marmi hano realizzato questo.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Tue Sep 30 2003 - 19:57:11 CEST
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