Re: Campi e onde elettromagnetiche e gravitazionali

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_fastwebnet.it>
Date: Sat, 28 Nov 2020 17:51:18 +0100

Imparante ha scritto:
> 1) Potrebbe indicarmi fonti bibliografiche
> ...
Intanto scusami per il ritardo. Purtroppo non riesco più a essere
pronto nelle risposte come ero un tempo.
Ma perché mi dai il "lei"? Non sai che nei NG non usa?

Quanto alla domanda, temo di non poter soddisfare la richiesta, per
due distinte ragioni.
La prima è che da tempo non seguo se non molto sporadicamente quello
che si scrive sul nostro tema. Quindi potrei solo indicare fonti
lontane del tempo. E per la seconda ragione neppure suff. vicine al
punto di vista che ho espresso.

La seconda è che il mio punto di vista non è molto diffuso, potrei
anche dire piuttosto isolato.
Non sono così modesto dal concluderne che il mio punto di vista è
sbagliato :-) Ma sta di fatto che non ho fonti d'appoggio da fornire.
La conclusione ovvia è che avrei dovuto pensarci io a scriverne più
ampiamente di quanto non possa fare in un NG. Ma se non l'ho fatto in
passato, ora è tardi per rimediare...

> 2) Capisco che a suo parere non sia un corretto tentativo didattico
> ... laddove queste immagini non siano supportate dalla rigorosa
> descrizione fisica.
Qui farei anzitutto una premessa: attenzione all'uso di parole come
"rigoroso", che può essere inteso come sinonimo di difficile,
astruso...
Secondo me non è così.
Si può essere rigorosi anche scrivendo in modo semplice.
Basta non cadere in false analogie, in approssimazioni arbitrarie,
ecc.
Purtroppo queste cadute sono frequentissime, e dipendono proprio da un
difetto di rigore mentale da parte dello scrivente. Peggio: dalla
convinzione che simili "cadute" siano un inevitabile prezzo da pagare.

> Se si dovesse rinunciare totalmente a questo approccio "per
> immagini" credo che gli studenti delle scuole superiori che già così
> confondono le idee di carica, forza, campo, flusso del campo,
> energia potenziale, potenziale e capacità -glielo dico per
> esperienza- non riuscirebbero proprio più ad orientarsi nemmeno un
> po' nello studio dell'elettrostatica,
Domanda: credi davvero che invece quelle immagini aiutino a
orientarsi?
Non daranno piuttosto una falsa immagine dei concetti e dell'intero
argomemto?
Che cosa mi dici dei risultati?
E soprattutto di quello che resta a distanza di tempo?
(La famosa definizione di Croce: "culturaa è ciò che resta quando si è
dimenticato tutto".)

In realtà stai toccando un problema che chiamare gigantesco è poco.
Se preferisci lo chiamerei il paradosso della didattica nel mondo
avanzato (e spero che sia chiaro che cosa intendo per "avanzato").
Il paradosso consiste in questo: lo stato cui è arrivata la
complessità di assolutamente *tutti* gli aspetti della nostra civiltà
richiede che un cittadino, per poter esercitare responsabilmente il
proprio giudizio (come si richiederebbe in un paese democratico) e
anche per poter svolgere gran parte dei lavori, anche di non alta
qualificazione, possegga una formazione anch'essa "avanzata".
In ambito politico quest'esigenza porta per es. al continuo
allungamento dell'obbligo scolastico (teorico). Com'è noto, ora esso è
a 16 anni (e si è cominciato a parlare di portarlo a 18); quando io
terminai le elementari, oltre 80 anni fa, un bambino di 11 anni aveva
già assolto il suo obbligo scolastico.

Al tempo stesso, le fasi dello sviluppo fisico e mentale non sono gran
che cambiate in questo periodo.
Non so se siano state ripetute di recente ricerche come quelle di
Piaget, risalenti alla prima metà del secolo scorso.
Quel poco che ne so mi porta a ritenere che l'età del pensiero
teorico-scientifico non venga raggiunta prima dei 16 anni e spesso
anche oltre.
Se così è, gran parte dell'attuale insegnamento della matematica e
della fisica è incompatibile con la fase di sviluppo degli allievi.
Quindi la compressione dei contenuti educativi in tempi sempre più
ristretti rispetto alla materia coinvolta fa sì che sia sempre più
difficile per gran parte dei bambini/ragazzi di tener dietro a ciò che
ci si aspetta da loro.
Oppure, se preferisci, che sia sempre più difficile per la scuola e
agli insegnanti soddisfare alla richiesta che la società pone loro.
(Per restare nel concreto, le ultime IN per il LS ha anticipato
elementi di dinamica alla seconda, quando gran parte degli insegnanti
già trovavano difficile trattarla in terza.)

Capisci bene che non poso sviluppare questo tema: ho già scritto
troppo :-)
Ma la mia sensazione, suffragata da alcune prove ed esperienze
personali, è che - almeno in Italia - la poblematica didattica sia
trattata in modo molto insoddisfacente, a tutti i livelli: da quello
degli operatori sul campo (leggi insegnanti) ai cosiddetti
pedagogisti, per non parlare del livello politico.

Se dipendesse solo da me, e se avessi vent'anni di meno o vogliamo
fare 30? :-), cercherei di avviare una riflessione *globale* su
contenuti (e prima ancora scopi) dell'insegnamento della fisica nella
s.s.s. (Per non parlare della matematica...)
Ma ho sempre trovato l'ambiente assai poco reattivo da questo punto di
vista.
Qualche tentativo recente, a parte il lavoro su argomenti specifici
come la cosiddetta "fisica moderna", l'ho fatto, ma è forse inutile
insistere, visto che non ho ricevuto nessun feedback dai destinatari
(gli insegnanti: Pisa, Torino, Pavia in ordine di tempo).

Non so quanto sai del mio impegno su tutto quanto stiamo dicendo, che
risale in termini cronologici a quasi 60 anni fa.
Non posso qui parlare dei numerosi tentativi che ho fatto, in varie
direzioni, per indirizzare l'insegnamento della fisica secondo
direzioni diverse da quelle correnti.
Con scarsissimi risultati, purtroppo.

> Quindi chiedo se non ha un insieme di lezioni per la formazione degli
> insegnanti dal titolo "l'insegnamento dell'elettromagnetismo nel XXI
> secolo" analogo a quello sulla relatività da cui trarre suggerimenti
> :-)
In questi termini, la risposta è no.
Ti posso dare un'indicazione che risponde molto parzialmente alla
richiesta, ed è una lezione che tenni a Carpi (MO) nel 2007, dal
titolo "L'elettrostatica è difficile"
http://www.sagredo.eu/varie/Carpi-2007.pdf
Non ci troverai indicazioni didattiche precise, ma piuttosto il
tentativo di far riflettere gli insegnanti su alcuni nodi cruciali
dell'elettrostatica, a mio parere troppo trascurati o trattati
sbrigativamente.
          

-- 
Elio Fabri
Received on Sat Nov 28 2020 - 17:51:18 CET

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