Soviet_Mario ha scritto:
> Ammettiamo di avere due equazioni
Premessa: non ti montare la testa per questa risposta ulltraveloce :-)
E' pura fortuna: mi hai beccato in un momento in cui - avendo finito il
TG, non avendo nient'altro da guardare in TV, né niente da scrivere di
urgente - mi hai trovato in una "finestra" libera.
Non ti meraviglierai poi se ti dico che ti esprimi da cane :-)
Però penso di potermi limitare alle due barbare eq. che scrivi:
> DTcr = Kcr · "m" · "i"
> DTeb = Keb · "m" · "i"
Dico barbare almeno per un motivo: mi hai mai visto scrivere simboli
virgolettati?
Io avrei scritto
DTcr = Kcr*m*i
DTeb = Keb*m*i.
> Ciascuna equazione ha due incognite, che non è possibile determinare
> "disaggregatamente" ...
>
> siccome mi sono posto il problema di provare a capire la natura di
> un sale incognito (elettrolita forte), avendo DUE incognite, "m" e
> "i", ho avuto la geniale pensata di suggerire di fare due misure
> (almeno mi parevano) INDIPENDENTI, e poi di mettere a sistema le due
> equazioni di cui sopra
Il problema non è affatto la non linearità (per inciso, basterebee
prendere i log per avere eq. lineari).
Il problema è proprio fisico: se consideri due fenomeni (e anche tre
se ci metti pure la press. osmotica) che dipendono *tutti* dal
prodotto m*i, come potrai mai separare m da i?
Una soluzione di un sale che sia a concentrazione doppia di m e che
abbia la metà di i, produrrà *tutti* gli stessi effetti.
--
Elio Fabri
Received on Sat Dec 05 2020 - 21:02:22 CET