Provo a sottoporre un problema di cui non mi servirebbe
affatto una soluzione esatta, anzi, un'approssimazione del
15-20% del valore stimato andrebbe egregiamente (tanto ci
sono altre incognite).
Assumendo un'atmosfera ferma (senza moti n� tangenziali n�
verticali, n� un mix), ma senza trascurare del tutto la
variazione di DENSIT� e PRESSIONE (per� si pu� benissimo
assumere il modello di legge vs altitudine pi� semplice e
ragionevole, che era stato pure postato molto tempo fa qui)
quanto tempo potrebbe impiegare pi� o meno una molecola di
IDROGENO (nettamente pi� leggero della media e quindi tale
da risentire una tendenza netta di deriva verso l'alto, al
netto dei moti browniani)
per percorrere il tratto di atmosfera che va dal livello de
mare (ossigeno 21 %) ad una quota (che non so) in cui
l'ossigeno sia, poniamo, ridotto al 5 % ?
Oppure formulato diversamente, per percorrere uno strato di
atmosfera di, poniamo, 15 km o 20 km ?
(chiaramente non so se le due soglie, quella di riduzione di
O2 al 5 % oppure quella altimetrica massima, siano simili
tra loro).
Volevo in seguito (a patto di trovare qualche dato cinetico,
cosa non agevole perch� � possibile che trovi dati relativi
a condizioni sperimentali per niente simili, tipo a motori o
fiamme, mentre a me interesserebbe una catalisi
ultravioletta e in forma di gas anche rarefatti : l'idrogeno
sarebbe estremamente rarefatto, in presenza di un
larghissimo eccesso di ossigeno, condizioni abissalmente
lontane ad una fiamma carburata).
Lo scopo di tutto ci� sarebbe (� un po' ridicolo lo so)
stimare se un passaggio estensivo o totale ad una "hydrogen"
economy, basata su idrogeno green (elettrolitico) o
turquoise (idrogeno prodotto da steam reforming del gas
naturale con contestuale ricattura della CO2 e stoccaggio
nei giacimenti di gas esausti), ebbene se con le conseguenti
costanti piccole perdite di idrogeno, andremmo a intaccare
la scorta, pur smisurata, di questo elemento.
So che l'Elio � costantemente depauperato a tassi
vertiginosi dall'uso umano, ma l'elio : 1) � RARO
notevolmente e 2) non reagisce con nulla.
Invece ho il sospetto che l'idrogeno, pur con una spinta
gravitazionale superiore, potrebbe non riuscire a scappare
affatto facilmente per reazioni fotocatalitiche con
l'ossigeno, che, alla fine della fiera, lo convertirebbero
in acqua, e siccome l'acqua � gi� un gas atmosferico raro ma
non troppo, la "auto-cattura" per condensazione di molecole
"neoprodotte" mi sembra verosimile.
Per� mi manca il dato di percorrenza, ossia : quanto diamine
ci impiegherebbe una molecola fuggitiva di H2 per superare
la zona "pericolosa" in cui le reazioni con O2 sarebbero
ancora probabili ?
Dopo provo a buttare gi� qualche schemino minimale e vedere
se trovo delle costanti cinetiche e anche dati di "resa
quantica" (cio� con che efficienza O2 assorbe gli UV).
P.S. trappola ancora pi� efficace, e tantissimo, dovrebbero
essere gli strati ricchi di OZONO, che probabilmente
reagisce con H2 senza quasi nessuna catalisi necessaria, ma
in che modo non so ancora.
Tnx
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Received on Sun Jan 10 2021 - 15:45:48 CET