Aggiungo qualche altra considerazione, in base a quello che ho letto e
un calcoletto che ho provato a fare.
Quanto allo spostamento dell'asse terrestre, credo di aver capito che
la stima sia basata sull'effetto osservato in terremoti precedenti,
non su una teoria.
C'e' poi la questione della durata del giorno, che sarebbe diminuita
di 1.6 microsecondi.
Ho un po' il timore che si possano essere sovrapposti due fenomeni del
tutto diversi.
Il primo, una vera e propria variazione del periodo di rotazione, e'
possibile ma non ha niente a che vedere con lo spostamento dell'asse.
Invece lo spostamento dell'asse produce certamente un effetto: una
variazione della longitudine di tutti i punti della Terra (variabile
da luogo a luogo). Questa variazione si porta con se' una variazione
del tempo locale.
Non e' facile spiegarlo, spec. senza figure, per cui ci rinuncio; e
non ho neppure porvato a stimare se il dato pubblicato sia compatibile
con lo spostamento dell'asse di rotazione.
Viceversa e' semplice spiegare una variazione del periodo di
rotazione: un terremoto comporta una redistribuzione di massa, quindi
una variazione del momento d'inerzia.
Conservandosi il momento angolare, a una variazione del mom. d'inerzia
consegue una proporzionale variazione del periodo.
Proviamo a fare una stima grossolana, tanto per vedere se l'ordine di
grandezza torna.
Supponiamo che il terremoto abbia causato lo spostamento di un volume
di roccia di 1 km cubo, che si sia abbassato di 10 metri.
(I terremoti del Giappone sono dovuti allo scorrimento della placca
del Pacifico sotto quella continentale asiatica. Non e' chiaro perche'
questo scorrimento debba produrre complessivamente un abbassamento
della massa, visto che ci sara' pure qualche massa che si solleva. Il
dato del km^3 e' del tutto inventato, e forse scarso; lo spostamento
di 10 m e' piu' o meno quello che si sente sempre citare per grandi
terremoti.)
Il mom. d'inerzia della Terra vale I = 8x10^37 kg m^2 (e' inutile
distinguere tra i diversi mom. d'inerzia, che differiscono solo di
qualche per mille).
Se il volume V, di densita' d, si sposta di un tratto h (nel senso
della distanza dall'asse di rotazione), il suo mom. d'inerzia varia di
V*d*[(r+h)^2-r^2] = 2V*d*r*h (ho indicato con r la distanza dall'asse,
che posso prendere 4x10^6 m).
Come densita' della roccia assumo d = 3x10^3 kg/m^3.
La variazione relativa di I sara'
eps = 2V*d*r*h/I
e questa sara' anche la var. relativa del periodo.
Coi dati che ho preso, trovo
eps = 3x10^(-18)
che per il periodo porta a una variazione inferiore a 3x10^(-13) s.
Come vedete, ci sono 7 ordini di grandezza, che bisognerebbe
recuperare aumentando V e h.
Mi sembra piuttosto difficile: sicuramente si puo' aumentare V, ma
bisognerebbe arrivare a 10^7 km^3, per es. 100x100x1000 km.
Il tutto salvo errori.
Commenti?
--
Elio Fabri
Perche' tu devi pur sapere, aggiunse, mio ottimo Critone, che parlare
scorrettamente non solo e' cosa brutta per se medesima, ma anche fa
male all'anima.
Received on Sun Mar 13 2011 - 21:21:49 CET