Re: Calore

From: Pangloss <proietti_at_ica-net.it>
Date: Thu, 4 Feb 2021 11:16:24 +0000 (UTC)

[it.scienza.fisica 03 Feb 2021] Giorgio Pastore ha scritto:
> Il 03/02/21 16:44, Giorgio Bibbiani ha scritto:
>> .....
>> A me sembra che si tratti solo di distinguere correttamente il
>> sistema dal suo ambiente:
>> - se il sistema comprende il resistore, allora l'ambiente
>> eseguirà un lavoro elettrico sul sistema
>> - se il sistema non comprende il resistore, allora l'ambiente
>> scambierà calore con il sistema.
>
> Anche su questo concordo in pieno. In molti casi in cui sembra che ci
> sia ambiguità, la sorgente di confusione è in una non ben chiara
> identificazione tra sistema e ambiente.


Non sono cosi' ingenuo! Vorrei fare notare che nell'articolo da me proposto:

http://pangloss.ilbello.com/Fisica/Termodinamica/lavoro_calore.pdf

la frontiera del sistema e' _sempre_ evidenziata con la massima pignoleria.
In particolare nella fig.4 (lavoro elettrico) il resistore e' interno al sistema,
mentre nella fig.5 (calore) la piastra elettrica e' esterna ad esso.
Inoltre le considerazioni operative svolte enfatizzano che tale distinguo non e'
un puro sfizio lessicale: esso e' necessario per formulare il primo principio in
modo fisicamente significativo (falsificabile).

Chiuso il discorso sulle definizioni n.1 e n.2, passo ora alla mia strana n.3
La parte piu' raffinata ed apparentemente non sempre ortodossa del mio articolo
riguarda il secondo principio e le definizioni fra loro strettamente connesse di
calore, temperatura termodinamica ed entropia.
Gli sviluppi analitici rigorosi ma poco usuali delle sez.5-6 conducono alla blasfema
conclusione (14b), che non esige la reversibilita' della trasformazione quasi-statica
da usare per il calcolo di una variazione di entropia!
In fig.10 viene proposto un esempio di misurazione di un Delta S basato su una
trasformazione quasi-statica (molto lenta, ma irreversibile!) ed una fornitura di
"lavoro elettrico" qui ribattezzato "calore".

La mia analisi differenziale delle trasformazioni quasi-statiche sembra suggerire
che il consueto ricorso a trasformazioni reversibili nel calcolo delle variazioni
di entropia sia dovuto ad una concezione del "calore" di stampo ottocentesco.
Sacrilegio? Devo prendermi una vacanza?

-- 
    Elio Proietti
    Valgioie (TO)
Received on Thu Feb 04 2021 - 12:16:24 CET

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