Il 04/02/21 21:01, Soviet_Mario ha scritto:
> Il 04/02/21 16:58, Roberto Deboni DMIsr ha scritto:
...
>>
>> Non ho capito molto della seconda definizione. Vengo da una
>> "scuola di pensiero" ove il calore e' quel tipo di energia
>> che entra/esce da un sistma termodinamico senza potere essere
>> descritto come lavoro termodinamico oppure senza che vi sia
>> trasferimento di materia. Troppo generico ?
>
> a me la seconda clausola (assenza di mescolamento e scambi di massa)
> pare in realtà molto restrittiva (ed esclude gli scambi termici in
> contesti dove ci siano convezione e/o mescolamento.
> Ma sono solo un praticone eh, di definizioni rigorose degli enti un
....
Vero in parte che il non trasferimento di materia implica l'assenza di
convezione. Ricorda che la termodinamica si occupa di descrivere stati
di equilibrio. Come si passa da uno all'altro è come nelle scene d'amore
dei vecchi film: dissolvenza e i due si vedono la mattina dopo :-)
Anche se non banale da realizzare, una trasformazione in cui quantità di
materia e composizione non sia variata tra stato iniziale e finale può
anche passare per un apporto di calore per convezione a patto che non ci
sia accumulo o asporto di materia per ciascuna componente chimica.
Se invece c'è una variazione totale di quantità di materia per ciascuna
specie, occorre tenere conto di questo mediante termini addizionali
nella variazione di energia interna. Ma questo riguarda i sistemi aperti
e questi sono esclusi dalla definizione 2, almeno nella formulazione che
ho riportato.
Giorgio
Received on Fri Feb 05 2021 - 07:40:07 CET
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