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From: Gianmarco Bramanti <gianmarco100_at_inwind.it>
Date: Wed, 09 Jul 2003 11:46:05 GMT

Il 08 Lug 2003, 20:56, Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it> ha scritto:
> Gianmarco Bramanti ha scritto:
> > Questo perche' la coesione nel mercurio e' molto piu' forte che
nell'acqua,
> > circa sette volte maggiore.
> Non e' per questo. V. piu' sotto.

L'obiezione e' giusta, tuttavia: la tensione interfacciale
mercurio-acqua, mercurio-liquido, in genere differisce poco dalla
tensione superficiale del mercurio. Il motivo per cui il menisco e'
convesso e' propriamente che la tensione mercurio-vetro supera la
tensione del vetro.

Quindi occorre in piu' che la tensione del mercurio si metta a tirare
per equilibrare l'interfaccia mercurio-vetro-aria. Si trova che questa
caratteristica e' comune a tutti i mezzi che hanno una elevata tensione
interfacciale.

Questo il motivo dell'affermazione questo succede perche'...

infatti l'acqua ha una tensione superficiale non proprio piccola,
quindi un mezzo che ha una tensione superficiale sette volte maggiore
di quella dell'acqua puo' essere considerato ad elevata tensione
superficiale.

Si potrebbe obiettare che il vetro potrebbe avere una tensione
superficiale alta, avrebbe potuto essere tanto alta da esser
maggiore di quella del mercurio. Invece no. Risulta che la tensione
mercurio vetro e' almeno il 77% della tensione mercurio-aria.



> Problema sperimentale: stimare il diametro della strozzatura di un
> termometro clinico.

Ho qualche idea, ma penso che cercherei di sapere come fanno.

> A mio modo di vedere sono tutte tensioni interfacciali, e ce ne sono
> tre:
> tau(mv), tau(ma), tau(va) (m = mercurio, v = vetro, a = aria oppure
> vuoto).
> tau(mv) = tau(va) + tau(ma)*cos(alfa)
> con alfa acuto se tau(mv) > tau(va).
> E' questa?
>
> > Devo esser sincero non ho trovato, forse perche' non l'ho cercato con
> > sufficiente impegno il coefficiente di tensione interfacciale
> > mercurio-vetro.
> Io mi baso sul CRC Handbook, ma non c'e'.
>
> > Mentre risulta che l'angolo nella relazione di
> > Young varia intorno a 140 gradi sessagesimali.
> Suppongo che sia il supplementare del mio alfa.
>
> Nota che nel mio conto avrei dovuto usare tau(mv)-tau(va). Io ho assunto
> che fosse dell'ordine di tau(ma), che e' l'unico che conoscevo.
> In realta' il dato 140^ ci dice che
> tau(mv) - tau(va) = 0.77 * tau(ma)

Questa relazione fornisce un parametro di aderenza
{tau_m-[tau_mv-tau_v]}S_contatto = E_aderenza.
Dunque (1-0.77)tau_m puo' esser detta tensione di aderenza.
Quando questa tensione e' maggiore di 2 tau allora il liquido
bagna. E, per inciso, l'angolo di attacco nella relazione di
Young non e' piu' ben definito.


> il che peggiora un po' le cose, ma non tanto.

A tutti gli effetti se il diametro del capillare e' ben maggiore
di quello della strozzatura conta solo la tensione superficiale.
Altrimenti il fatto che l'angolo di attacco, che e' l'angolo
al punto di triplice fase, interno al liquido e' maggiore di 90
gradi implica che la tensione vetro-liquido gioca contro la tenuta
e va tenuta in considerazione. Mentre se il problema e' di comprendere
la tenuta del mercurio nel termometro ad ampolla in su, allora conta
l'aderenza.

Percio' dicevo che occorre considerare oltre che la tensione superficiale
anche le forze di adesione. Mentre la viscosita' gioca un ruolo nella
dinamica. Devo ammettere che prima di ristudiare il problema avevo le idee
piu' confuse, pero' ricordavo che occorre tenere presenti tutte le tensioni
interfasali e questi correlano adesione, coesione ed angolo di attacco.
E' perche' stava in appendice al libro delle superiori su cui aveva studiato
un mio amico dei primi anni di universita'.

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> Elio Fabri
> Dip. di Fisica "E. Fermi"
> Universita' di Pisa
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Inviato via http://usenet.libero.it
Received on Wed Jul 09 2003 - 13:46:05 CEST

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