Re:Percezione del tempo

From: Massimo 456b <mgx654a_at_libero.it>
Date: Mon, 15 Mar 2021 10:54:37 +0100 (GMT+01:00)

Antologiko <antologiko_at_gmail.com> ha scritto:
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> Buonasera a tutti, premesso che le mie conoscenze sulla fisica non vanno molto oltre ai principi della dinamica, chiedevo, in termini meramente informali:
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> è fisicamente ammissibile l'esistenza di una forma di intelligenza (di qualsiasi natura), intesa come sistema fisico, che riesca a percepire il tempo in maniera diversa da come lo percepisce il cervello umano?
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> In altre parole, dato che il nostro cervello si basa sul continuo accumulo e ripescaggio di informazioni, questo (almeno credo) ci costringe ad una raffigurazione sequenziale ed unidirezionale del mondo esterno.
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> La domanda è quindi: noi percepiamo la sequenzialità degli eventi perché è proprio il tempo ad essere intrinsecamente cosi, oppure questo accade solo per i limiti funzionali del nostro cervello? E in quest'ultimo caso, ci sono delle motivazioni prettamente fisiche che impediscano l'esistenza, anche solo in via potenziale, di "intelligenze" che per intrinseche caratteristiche riescano ad ottenere una diversa rappresentazione del mondo, magari non sequenziale? Ossia percependo il maniera radicalmente diversa il tempo?
>

La percezione del tempo di un orologio e' indipendente dalla
 percezione del tempo della coscienza.
L'intervallo di tempo percepito tra due eventi successivi viene
 definito durata percepita.
Dunque intervalli di moto o oscillazioni.
Quello si misura ed e' in pratica la differenza fra tempo e durata.



-- 
ciao
Massimo 
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Received on Mon Mar 15 2021 - 10:54:37 CET

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