Re: Ma come si giustifica l'ESISTENZA?

From: Aff <azzurrino_at_inwind.it>
Date: Mon, 30 Jun 2003 14:53:13 GMT

secondo
> me, � che bisogna abbandonare concetti come 'io interiore', in quanto non
> definibili (sui quali quindi � possibile speculare a ruota libera) e
> comunque inutili visto che non riguardano il comportamento

Non mi sembra corretto abbandonare qualcosa solo perch� non riusciamo a
definirla, e non mi sembra neanche inutile parlarne visto che in questo
thread si parla di esistenza e non di comportamento (sul comportamento credo
si sappia gi� abbastanza, e se si avessero a disposizione computer molto +
potenti sarebbe possibile simularlo gi� da adesso)
Comunque ti descrivo un 'ipotetico' mondo e spero sarai daccordo son me su
una sua possibile esistenza:
Metti che ci sia un 'Essere Superiore' che in qualche modo crea un mondo e
lo popola di esseri che si muovono autonomamente lasciandogli la libert� di
esplorare il mondo che ha appunto creato (potrebbe essere Dio che crea
l'universo, o un uomo che crea un mondo virtuale al computer, ecc.).
Se, per�, questo 'Essere Superiore' volesse, per qualche motivo, che le sue
'creature' non vengano mai a conoscenza di qualcosa o non riescano a
dimostrare l'esistenza di qualcosa che egli non vuole che sia rivelato, avr�
il potere di farlo.
Noi 'potremmo' essere in un tale mondo dove Dio ci impedisce di dimostrare
la Sua esistenza e l'esistenza dell'anima (non dico 'siamo', ma 'potremmo').
Se invece fossimo solo in una realt� fisica, dovremmo un giorno riuscire a
riprodurre un uomo perfettamente (tutto ci� che � fisico � riproducibile),
non come una clonazione: io, riproducendo me stesso, dovrei sentirmi
contemporaneamente dentro me stesso e dentro il nuovo corpo.

ciao
Received on Mon Jun 30 2003 - 16:53:13 CEST

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