Re: Ma come si giustifica l'ESISTENZA?

From: dumbo <_cmass_at_tin.it>
Date: Tue, 01 Jul 2003 01:07:50 GMT

"Doppia agli assi" <ciao_at_ciao.com> ha scritto nel messaggio
news:RrULa.275207$g92.6448990_at_news2.tin.it...

> "dumbo" <_cmass_at_tin.it> ha scritto nel messaggio
> news:RHLLa.273377$g92.6387220_at_news2.tin.it...

> > secondo te contingenza e necessit� sono concetti senza senso?
> > Mi spieghi perch�?

> sono concetti troppo confusi e fumosi per poterci fare una discussione
> tanto razionale da non permettere due tesi in contrasto tra loro di
convivere.
> tant'� che ti chiedo di definirmi con precisione i termini che mi hai
> appena detto.

be', io potrei chiederti di definirmi prima cosa vuol
dire "definire con precisione". Se non hai un criterio
in tal senso, qualunque cosa io risponda potresti
obiettarmi che non sono stato abbastanza preciso.
Ora non mi viene in mente definizione migliore (o pi� precisa)
di quella classica della filosofia: � contingente ci� che esiste senza
che nessuna necessit� logica ne richieda l'esistenza. In altre parole,
secondo questa definizione negare l'esistenza di ci� che � contingente
non porta a incongruenze. Pu� portare a una falsit�, ma non a una
illogicit�.
Per esempio, se � possibile costruire una teoria fisica coerente
(cio� autocoinsistente) in cui l'elettrone non esiste, possiamo
concludere che l'elettrone � un ente contingente.
Una teoria del genere sarebbe chiaramente falsa, ma questo �
un altro discorso.
Necessario � invece ci� che non � contingente. E quindi � vera la seguente
affermazione: " Se un ente necessario esiste, allora ogni sistema
teorico che ne nega l'esistenza � inconsistente ( e viceversa ) ".

Secondo me sono definizioni abbastanza precise da permettere
una discussione razionale.

Ciao,
Corrado
Received on Tue Jul 01 2003 - 03:07:50 CEST

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