Michele Andreoli, in data 25 Jun 2003 14:30:19 -0700, ha scritto in
"it.scienza.fisica" nel thread "Re: Osservazione":
> Questo tipo di analogia e' carina ma puo' risultare, secondo me,
> fuorviante.
> Come tu stesso dici, se davvero l'alterazione puo' essere fatta
> piccola a piacere, e' come dire che ammette come limite zero.
> Questo non e' lo stesso del Principio di Indeterminazione, per il
> quale
> c'e' comunque un limite inferiore non nullo all'alterazione indotta
> dal
> processo di misura.
> L'indeterminazione di tipo quantistico non e' del tipo di quelle che
> scompaiono quando gli strumenti vengono resi infinitesimi, anzi: e'
> proprio
> allora che, spesso, cominicia a manifestarsi!
Indubbio, ma non pensavo di arrivare al Principio di Indeterminazione per
vari motivi, e di fermarmi ai problemi di fisca classica. Come ha fatto
Fabri (mi si perdoni l'immodesto accostamento) quando parla di misure di
tensione.
Questo perch�:
- Il problema quantistico era appunto gi� stato da lui accennato.
- So che molti fisici esperti non amano rappresentare il P.I. come un
problema di misurazione, in quanto, se ho ben capito anch'io, in realt� il
P.I. � connaturato alla m.q. e non solo � un problema di influenza della
misura.
- Volevo, al di l� della misura di tensione di Fabri, far vedere che, anche
in fisica classica, qualunque misura, implica un'alterazione dello stato del
misurato.
Ciao.
--
Roberto Rosoni
<roberto.rosoni_at_liberoLock.it> (Remove the Lock in your replies)
Consultando un numero sufficiente di esperti, si pu� confermare qualsiasi opinione
Received on Thu Jun 26 2003 - 13:34:54 CEST