La Regione Puglia (e sicuramente anche le altre) danno un finanziamento a
fondo perduto del 70% a chi installa in terrazza i pannelli solari a celle
fotovoltaiche.
Io credo che, dato il costo oggettivo dei pannelli e relativa
apparecchiatura accessoria (comprensivo cio� del 70%), la scarsezza della
corrente prodotta e quindi la lunghezza dei tempi di recupero dei costi,
l'operazione non ha nessun senso n� economico n� energetico n� ambientale
e questo sia solo un modo per finanziare le ditte costruttrici. Allora mi
sento rispondere che se gi� lo fanno in Trentino, a maggior ragione si pu�
fare in Puglia. Quelli del Trentino sono forse fessi?
Io purtroppo sono stato troppo poco in trentino per dire se i Trentini
sono fessi.
Ma faccio un altro ragionamento. Sempre in Puglia ci sono aiuti di stato
alla produzione di grano duro e di olive ed � logico che ci siano, perch�,
se non ci fossero, essendo le produzioni di per s� in perdita, gli ulivi
ed il grano scomparirebbero. (commento personale: i consumatori spendono
un sacco di soldi in stronzate varie mentre non sono disposti a spendere
un Euro in pi�, per un olio dalle qualit� nutritive eccezionali e cos�
estingueranno una tradizione storica e gastronomica che non � neppure
paragonabile all'olio del Marocco o della Spagna).
Per i pannelli fotovoltaici vale lo steso discorso. Se fossero di per s�
razionali e convenienti, anche solo nel lungo periodo, mentre nel breve
periodo consentissero addirittura di vendere la corrente all'Enel, la
gente farebbe la fila d'avanti ai produttori. Il fatto che ci sia bisogno
di forti spinte statali, senza le quali evidentemente nessuno saprebbe
neppure cosa sono i pannelli fotovoltaici, indica che l'operazione e di
per s� fallimentare.
Allora, l'intervento statale serve solo a finanziare le ditte o ha un
senso energetico/ambientale?
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Received on Sat Jun 21 2003 - 13:14:37 CEST