Re: la fisica dei suoni parlati

From: Franco <inewd_at_hotmail.com>
Date: Wed, 18 Jun 2003 11:08:23 -0700

montagg wrote:
> cosa cambia, dal punto di vista fisico a livello fonetico, tra una
> lettera e un'altra? varia la frequenza, l'ampiezza, il contenuto di
> armoniche? grazie.

In generale cambia lo spettro della pressione, se guardi in frequenza,
oppure l'andamento nel tempo della pressione, se guardi nel dominio del
tempo.

Lo spettro e` un po' rognoso da definire, perche' e` uno spettro che
cambia nel tempo, non per nulla si definiscono gli spettrogrammi, tanti
spettri presi a intervalli consecutivi e mostrati in una
rappresentazione tridimensionale.

Per rispondere rapidamente alla tua domanda, mi limito ai suoni
vocalici. Le corde vocali,sotto la spinta dell'aria, si aprono e si
chiudono (completamente) e mandano degli sbuffi di aria a frequenza di
50-200 Hz. Questi sbuffi non sono sinusoidali, ma hanno un elevato
contenuto di armoniche. La posizione della lingua, labbra, passaggio
verso il naso, determina un filtraggio dello spettro del suono che
proviene dalle corde vocali.

Lo spettro che ne risulta ha tipicamente 3 picchi allargati (formanti)
che sono quelli che determinano la vocale che stai pronunciando.

Se prendi un generatore di sbuffi di aria (ad esempio un sistema ad
ancia), metti dietro un risuonatore che evidenzi tre particolari bande
di frequenza (in realta` ne bastano anche due), senti una vocale che
dipende dalle frequenze evidenziate.

-- 
Franco
Um diesen Satz zu verstehen, mu� man der deutschen Sprache m�chtig sein.
Received on Wed Jun 18 2003 - 20:08:23 CEST

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