Gianmarco Bramanti wrote:
> Se ho capito tu dici che per costruire uno stato localizzato
> occorre sommare funzioni d'onda con alto momento angolare,
> [...] tuttavia sono oggetti ben lontani dal
> fondamentale.
Nel caso di stati kepleriani in senso stretto e' vero: gli stati
con L elevato hanno anche energie elevate e la loro combinazione
ha pure energia elevata. Pero' questo non e' lo stesso caso, in
quanto esiste un'interazione repulsiva (piuttosto intensa) tra le
particelle, e questa interazione dipende dalla distribuzione
spaziale delle funzioni d'onda: piu' sono separate tra loro,
minore l'energia. Siccome gli stati ad L elevato tendono ad
essere meglio separati tra loro di quello ad L basso,
l'interazione particella-particella tende a favorire i primi
(cfr. le regole di Hund).
[nuclei localizzati]
> Pero' non ho mai trovato argomentato da nessuna parte
> il senso di questa circostanza.
Argomentare a priori non e' facile, pero' i calcoli adesso si
possono fare, ed il risultato e' quello che dicevo: si trovano
certamente dei pacchettini d'onde localizzati corrispondenti alle
posizioni dei nuclei, pero' solo in coordinate relative (ovvero
la f d'o globale puo' essere simmetrica per rotazione). A quanto
mi dicono i miei amici che fanno questi conti, pare che basti una
perturbazione anche molto lieve per localizzare la funzione
d'onda anche nelle coordinate del laboratorio.
--
Enrico Smargiassi
http://www-dft.ts.infn.it/~esmargia
Received on Wed Jun 11 2003 - 11:18:23 CEST