Re: Principio di equivalenza

From: luciano buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Mon, 02 Jun 2003 19:05:40 +0200

dumbo ha scritto:

(cut)
> 3) Constatiamo che i campi G reali non sono uniformi e quindi
>potrebbero non obbedire al PE;
(cut)
>a) mollare tutto, dire cio�: il PE non serve per studiare la gravit� reale,
(cut)
> E' chiaro che scegliere la strada (b) equivale a fare una __ seconda ipotesi
>del tutto arbitraria, lo riconosco,
(cut)
> vedere nel PE una specie di levatrice della RG; nato il bambino,
> la levatrice torna a casa sua, e resta felicemente il bambino.
(cut)
>..il PE � un' impalcatura mentale utile
> per costruire la RG; fatta la costruzione, l' impalcatura si pu�
> buttar via.
(cut)
> il PE � semplicemente
> un'ipotesi utile, che funziona per dedurre la RG, ma sulla cui verit�
> fisica non ci pronunciamo, anzi possiamo anche respingerla.

> Io non sono d'accordo con questa impostazione, e credo che il PE
>sia qualcosa di pi� di un semplice espediente, credo ci sia una profonda
>verit� sotto, e il fatto dell' infinitesimo non mi disturba minimamente;
>ma
>capisco che per altri possa non essere cos�.
(cut)
(la RG si pu�
> costruire
>senza bisogno del PE, anche se in modo pi� lungo e difficile)
(cut)

Ho quotato a bella posta alcune tue frasi, con cui finalmente mi si d�
soddisfazione.
Per quanto mi riguarda il dibattito si pu� concludere qui: ti ringrazio di
questa risposta, che prende atto del problema e ridimensiona, a mio
parere, e direi, in linea con le mie aspettative, il valore del PE.
Mi spiace che altri non abbiano voluto fare alcuna concessione alle mie
esigenze di chiarezza e di rigore.
Ciao.
Luciano Buggio


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Received on Mon Jun 02 2003 - 19:05:40 CEST

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