Mario Leigheb ha scritto:
> Da quello che ho capito io tu pretendi che in un esperimento nel
> quale tutti i fisici del mondo assumono di avere una sorgente da 1
> particella al secondo e un rivelatore con una efficienza definita
> come la frazione tra il numero di particelle rivelate e il numero di
> particelle entrate nel rivelatore, invece la sorgente produrrebbe
> una particella al secondo di tipo (1) tale da interagire con i
> rivelatori e q particelle al secondo di tipo (2) tale da non
> interagire con nessuno dei rivelatori sconosciuti?
> Mario Leigheb
Si.
Sottoscrivo quanto dici, solo non capisco la distinzione tra particelle di
due tipi. Le particelle sono tutte uguali, e data un'apparecchiatura di
rilevazione, c'� una probabilit� bassissima di interazione, che, essendo q
il numero di particelle ipotizzate per la minima emissione monoatomica, ho
fissato in 1/q laddove sperimentalmente risulti efficienza unitaria (ad
ogni singola emissione dell'atomo eccitato il rilevatore d� il segnale).
Ciao.
Luciano Buiggio
http://www.scuoladifisica.it
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Received on Mon Jun 02 2003 - 18:26:35 CEST