Franco ha scritto:
> Suppongo pero` che attribuisca alla scelta delle grandezze
> fondamentali almeno qualche comodita` dal punto di vista dei calcoli
> oppure della realizzazione dei campioni delle unita`.
Immagino che avrai letto i miei post precedenti, in particolare quelli
del 4, del 9 e del 21 c.m.
In particolare il 4 scrivevo:
> Infatti le deliberazioni del BIPM sono necessariamente dei compromessi
> fra numerose esigenze, spesso contrastanti:
> - argomenti logico-scientifici
> - opportunita' metrologiche (che cosa e' piu' facile misurare?)
> - usi piu' o meno consolidati
> - pretese di vari Paesi a conservare le proprie abitudini
> - esigenze genericamente pratiche
> - ...
> Non vedo il problema che segnali sulla definizione delle unita` fatta
> dal SI. Un conto sono le grandezze fondamentali (ad esempio L T M,
> oppure L T F) un conto e` come si realizza il campione dell'unita`.
>
> Non mi pare che cambi molto se il metro e` definito come distanza fra
> due tratti su una sbarra, oppure con la velocita` della luce, oppure
> come si definisce il piede o la parasanga. Sempre lunghezze sono, i
> risultati dell'esperimento di costruzione del campione di lunghezza sono
> comunque sempre (equivalenti a) "due tratti" su una sbarra.
Su questo non potrei che ripetermi...
Se gli argomenti che ho portato non ti convincono, dovresti spiegarmi
perche'.
Vedi in particolare quello che ho scritto il 21: l'obiezione e la
relativa confutazione.
--
Elio Fabri
Perche' tu devi pur sapere, aggiunse, mio ottimo Critone, che parlare
scorrettamente non solo e' cosa brutta per se medesima, ma anche fa
male all'anima.
Received on Sat Feb 26 2011 - 21:55:45 CET