Re: temnperatura e colore

From: Gianmarco Bramanti <gianmarco100_at_inwind.it>
Date: Sun, 01 Jun 2003 00:02:36 GMT

Il 31 Mag 2003, 15:57, Roberto Rosoni <roberto.rosoni_at_liberoLock.it> ha
scritto:
> Gianmarco Bramanti, in data Fri, 30 May 2003 23:28:37 GMT, ha scritto in
> "it.scienza.fisica" nel thread "Re: temnperatura e colore":

> Bravissimo, non esistono fotoni "magenta"!
> Quello � un colore inventato di sana pianta dal nostro cervello quando
> riceve R+B.

Per somma precisione: non esiste luce monocromatica (ovvero conservata
dalla rifrazione attraverso un prisma) magenta.
 
> Quanto al discorso dei porpora, devi tenere presente diverse questioni.

> Anzitutto nei miei esempi ho preso solo i colori "puri" al 100%. Ad
esempio
> non ho parlato di colori intermedi, come l'arancio, che � ottenuto con
R+G,
> ma non in pari proporzioni: nell'arancio c'� pi� R che G.
> Questo nei monitor corrisponde a modulare (tipicamente da 0 a 256) ognuno
> dei tre primari RGB.
> Quindi i porpora che tu vedi pi� violacei del magenta puro, sono "pi� B
che
> R".

Io penso che porpora sia un colore rosso scuro, simile all'amaranto,
ho scoperto che la confusione fra questi colori richiede in alcuni
testi una distinzione fra porpora rossa e porpora viola. E non mi e'
chiaro fino a che punto questo sia un errore di traduzione, come dice
Giorgio e quale sia invece l'RGB delle stoffe fenicie (ad esempio).
E mi piacerebbe anche poter riconoscere colori affini: amaranto, ocra,
ostro, vermiglio, oppure conoscere i nomi dei colori delle sinopie.

> Poi l'occhio non � lineare sui tre colori. Come qualunque tecnico che
ripari
> televisori ti potr� confermare, il bianco (posto convenzionalmente a 100)
su
> un monitor � ottenuto con una formula che recita 30R + 56G + 11B, ed �
> questa la "forza" a cui vengono tarati i tre cannoni elettronici di un
tubo
> video per ottenere il bianco.

Su internet si trova un disegnino con la rappresentazione delle tre curve di
risposta e si trova che quella del blu e' molto bassa, mentre quella del
verde e del rosso sono disegnate come se fossero di altezza comparabile.
Qui vedo che invece la risposta al blu ed al rosso sarebbero maggiori di
quella al verde, e non mi e' chiaro.
 
> In stampa in quadricromia si ottiene lo stesso modulando da 0% a 100% i
> punti di stampa C, M, Y e K tramite i cosiddetti "retini".

Cioe' la stampa in quadricromia funziona per sintesi sottrattiva?

> Per svariate ragioni in quadricromia non si pu� ottenere la stessa variet�
> di colori di un video RGB. Insomma i circa 16 milioni di colori (256^3) in
> stampa te li scordi, e questo � uno dei tipici punti di litigio tra
grafici
> improvvisati e gli stampatori che realizzano il lavoro.

Ed anche fra fiduciosi patiti del computer e le rispettive stampanti,
spesso.

> Se prendi l'applet di gestione dei colori di Photoshop vedrai che per
certi
> colori appare un'iconcina a forma di triangolo-segnale di pericolo. Ti sta
> dicendo: "questo in stampa CMYK non lo tiri fuori manco morto".

> Infine un ultimo aspetto. Il colore percepito ha aspetti culturali.
> In stampa, Europei, Americani e Giapponesi utilizzano scale di colori
> differenti. Certo, � sempre CMYK, ma non tarati sulle stesse identiche
> lunghezze d'onda.
> Mi � anche stato raccontato (ma non ci giuro, mi limito a riportarla) che
> nel medioevo la percezione culturale era differente per cui ad esempio il
> Cyan, che oggi consideriamo un azzurro, era visto pi� vicino al verde.
> Ripeto, non so nemmeno io se credere a questa cosa.

Agli astronauti fanno un test di risoluzione cromatica e per alcuni
hanno dovuto inventare miscele apposite, prima dell'invenzione
dell'RGB, perche' vedevano differenze dove nemmeno certi spettroscopi
andavano a separare. Mi aspetto che nonostante la convenzione linguistica
la percezione dei colori potrebbe variare molto da soggetto a soggetto,
una domanda che mi ponevo un tempo era: ma quando io penso giallo e dico
giallo, chi mi garantisce che un altro sente giallo e vede giallo, ma per
lui quel giallo e' in realta' quello che per me e' il blu. Ovvero, pensavo,
se potessi entrare nella testa di un altro quante volte le stesse parole
significherebbero cose completamente differenti. Non so se ha molto
significato
su base fisiologica una cosa del genere, pero' io pensavo che se ad esempio
un
tipo nasce con degli occhiali che scambiano sistematicamente rosso e verde,
allora lui si abitua a chiamare verde quello che in realta' vede come rosso.
Ma ai fini pratici questo non implica nessuna differenza di comportamento
perche'
lui vede verde quello che tutti vedono rosso, ma lo chiama rosso comunque e
quando
il semaforo e' rosso, lui vede verde, ma lo chiama rosso e si ferma come
tutti
(quelli che rispettano i semafori).
Era il tempo in cui davano Nightmare in 3D.

Il problema si presenterebbe solo nel momento in cui si togliesse gli
occhiali.

> Ciao!

Ciao.

> --
> Roberto Rosoni
> <roberto.rosoni_at_liberoLock.it> (Remove the Lock in your replies)
  
Se qualcuno ruba un fiore per te, sotto sotto � un ladro

Quante volte figliolo? :-)



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