Ciao,
visto che qualcun altro(Moretti) ha gia' risposto dilungandosi un sacco,
mi permetto solo un brevissimo commento:
armageddon99_at_libero.it wrote:
.........taglio........
> E se ogni elettrone presente nella materia si trova nelle condizioni di
> "nube in sovrapposizione di stati" allora � facile pensare che il
> "collasso" di quelle nubi di elettroni avvenga in modo naturale e continuo
> nella materia, per ogni singola perturbazione che essa incontra, sia
> essa un fotone o un'altro elettrone che collida con essa e che succeda
> pure il contrario essendo un fenomeno reversibile.
>
......taglio.....
le processi elementari, cioe' i processi di scattering fra particelle
piu' o meno elementari sono ben studiate e mi risulta proprio che in
questi processi non c'e' *nessun* collasso. Dunque perche' questo
avvenga *bisogna* che uno dei due (almeno due) elementi che
interagiscono sia "abbastanza" macrosocopico...macroscopicita' che, come
e' gia' stato detto, non si capisce bene cosa sia all'interno del
formalismo :-(
Non vorrei propinare al gruppo una boiata storica, ma mi sembra che Bell
abbia detto qualcosa del tipo
"...ma in fondo quello che accade nei laboratori accade naturalmente
anche altrove in natura e dunque dobbiamo supporre che il collasso
avvenga naturalmente in natura"(non e' una citazione esatta, vado a memoria)
....ma penso che Bell avesse chiaro in mente il problema della
distinzione fra macro e micro.
ciao
slacky
--
Linux user #312588
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Received on Sun May 25 2003 - 20:41:58 CEST