Luciano Vanni wrote:
> Non riesco a capire perch� parli di forze al plurale ( non c'e solo la
> forza di gravit�? non � la velocit� e la forza che combinate
> mentengono l'astronauta in orbita?)
C'e` solo la forza di gravita`, il plurale mi e` scappato perche'
pensavo all'astronauta dentro alla navicella ecc. ecc. Avevo in mente di
continuare parlando di microgravita`, in cui servono tutti gli elementi,
poi ho cambiato idea, ho tolto la navetta ma non il plurale.
In effetti l'orbita e` determinata dall'energia e dalla quantita` di
moto dell'astronauta. C'e` la forza di gravita`, ma c'e` anche la
velocita`, che non e` una forza :-). In effetti il plurale e` proprio
fuorviante, verrebbe da pensare che anche la velocita` sia una forza.
> Non � per pignoleria ma per sapere se mi � sfuggito o se non ho capito
> qualche cosa.
Non ti e` sfuggito nulla, hai acchiappato un plurale improvvido.
> Io se vado sulle montagne russe quando scendo mi si rivolta lo stomaco
> e questo lo attribuisco alla forza di gravit�,
alla mancanza di forza di gravita`, oppure alle accelerazioni che subisci.
> Quindi un indizio per
> stabilire se sono in caduta libera mi sembra di averlo.
Certo, gli oggetti galleggiano vicino a te. A six flags magic mountains
(parco divertimenti che c'e` in varie parti del mondo) c'e` un
carrellino (con passeggeri sopra) che viene sparato e poi lasciato
libero lungo un binario verticale. Il carrellino sale, si ferma e ricade
giu`. Durante tutta la manovra si e` in caduta libera, e se lasci andare
un oggetto in quella fase (ad esempio una mela), quella galleggia vicino
a te. Lo stomaco va a finire piu` o meno all'altezza delle orecchie :-)
perche' non c'e` piu` la forza di gravita` che lo tiene al suo posto!
Almeno quella e` l'impressione.
> Quindi anche gli astronauti dovrebbero sentirlo ( anche se gli sembra
> di essere fermi) , non penso che non dia loro pi� fastidio solo perch�
> sono allenati.
Che cosa dovrebbero sentire? Lo stomaco nelle orecchie? Certo che lo
sentono, e all'inizio dei voli un po' di nausa ce l'hanno in parecchi.
Ciao grazie
--
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Sat May 24 2003 - 02:05:28 CEST