Re: Principio di equivalenza

From: luciano buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Wed, 21 May 2003 19:04:54 +0200

Bruno Cocciaro ha scritto:

> "luciano buggio" <buggiol_at_libero.it> wrote in message
> news:bacmu8$gb0$1_at_news.newsland.it...
> > Bruno Cocciaro ha scritto:
(cut)


> > Mi vuoi allora dire, per piacere, di quali dimensioni deve essere
> > l'ascensore affich� "l'eguaglianza dell'accelerazione di tutti i corpi
> > relativamente all'osservatore esterno possa venire ammessa?"
> > Dato che dice "dimensioni limitate", ti prego di rispondermi con un
> > numero.

> Tieni conto che qua Einstein-Infeld stanno scrivendo un libro divulgativo.
> Io credo proprio che l'uso delle parole "dimensioni limitate" perche'
> "l'uguaglianza ... possa essere ammessa", sia meditata; a me pare una
> maniera di parlare di limite in termini comprensibili per chi non ne conosce
> la definizione formale. Se avessero detto "dimensioni minori di un certo
> delta" affinche "la differenza ... sia minore di un dato epsilon (e per ogni
> epsilon riesco a trovarlo un opportuno delta)" sarebbero stati piu' precisi,
> ma anche decisamente meno comprensibili per la maggior parte delle persone a
> cui un libro divulgativo e' diretto.
Non credo che la gente sia cos� scema da non capire un discorso di
tendenza al limite: naturalmente bisogna evitare parole tipo deltax, e non
solo perch� ad un profano pu� sembrare che si stia parlando di un
pannolino, ma perch� possono essere perfettamente traducibili in un
italiano comprensibile a tutti.
La realt� � che Einstein-Infeld *sono costretti* (pena la perdita di
significato del PE) a riferirsi a dimensioni non puntiformi, ad uno spazio
"esteso", meglio se "limitato", e tanto meglio quanto pi� limitato, e non
potrebbero esprimersi in altro modo.
(cut)
> Luciano, ho piu' volte risposto a questa tua domanda, ma mi pare abbastanza
> chiaro, dal fatto che tu me la riproponi di nuovo, che la mia risposta non
> sia arrivata a bersaglio.
(cut)
No, ho capito la tua risposta, ed anche la nuova versione che qui di
seguito me ne dai non aggiunge nulla di nuovo: mi dispiace che tu abbia
perso tutto quel tempo per articolarla con calcoli dettagliati, la
sostanza rimane quella.
Credo di potere dimostrarti che ho capito quello che tu intendi
invitandoti a leggere lo scenaario 1) della risposta che ho dato a Franco
(ed a Elio), dove sostanzialmente faccio (in termini pi� generali) lo
stesso discorso che fai tu qui, che hai fatto in passato, che hanno fatto
gli altri che mi hanno risposto (se non � cos� dimmi dove sta la
differenza)..
Ti invito a riflettere sui due scenari, ed a dirmi in quel dei due si
colloca il PE.
Ciao, luciano

-- 
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Received on Wed May 21 2003 - 19:04:54 CEST

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