Re: Reticolo di diffrazione [owsol]

From: Pangloss <proietti_at_ica-net.it>
Date: Wed, 28 Apr 2021 08:39:46 +0000 (UTC)

[it.scienza.fisica 26 Apr 2021] Bruno Cocciaro ha scritto:
> .....
> In sintesi, cambiando sincronizzazione cambiano le grandezze
> convenzionali, come la velocità one-way delle varie onde che stanno
> interferendo, ma non cambiano (ovviamente) gli esiti delle misure, come
> lunghezza d'onda e periodo dell'onda (né cambiano,altrettando
> ovviamente, le previsioni che si hanno per quegli esiti quando si cambia
> sincronizzazione).
> Il che è come dire che le misure di lunghezza d'onda e periodo non
> permettono la misura dell'ente convenzionale al quale viene dato in
> relatività il nome di velocità (one-way viene spesso non esplicitato
> cioè viene sottinteso).


Concordo con la tua risposta (e con quella sostanzialmente analoga di Giorgio).
Di una radiazione monocromatica incidente e' possibile misurare:
- il periodo T (o la frequenza nu=1/T) con un orologio (o frequenzimetro);
- la lunghezza d'onda lambda (ad es.) con un reticolo di diffrazione.
Ma mentre il significato fisico del periodo T e' chiaro, non altrettando puo' dirsi
per la lunghezza d'onda lambda misurata per via interferometrica.
Per questo avevo intitolato la mia "question" su PSE in modo piuttosto ambiguo:
"What is actually measured by means of a diffraction grating?"

Forse sarebbe meglio chiamare lambda "lunghezza interferometrica" della radiazione
anziche' lunghezza d'onda. Comunque non e' il nome che conta, l'essenziale e' rendersi
conto che la grandezza fisica (univocamente misurabile) lambda non puo' essere
aprioristicamente interpretata con la "distanza tra due massimi consecutivi dell'onda
osservati simultaneamente", distanza che e' invece una grandezza convenzionale
dipendente dalla scelta di un criterio di sincronizzazione degli orologi.

Pero' ora voglio completare questo discorso con alcune considerazioni sperimentali
(che presumo corrette, in quanto coerenti con affermazioni della RR).
Catalogando i dati relativi alle righe spettrali della luce proveniente dalle stelle
si constata empiricamente che in tale tabulato le coppie di grandezze fisiche (non
convenzionali) nu e lambda sono inversamente proporzionali.
Formalmente cio' implica che lambda * nu = C sia una costante, anzi una costante
universale (poiche' il suo valore non dipende da alcuna circostanza, neppure dallo
stato di moto della sorgente o dell'osservatore).
BTW tale costante universale spettroscopica C sembra coincidere con il ben noto
valore sperimentale della velocita' della luce two-way.

Finora non ho fatto alcuna asserzione sulla sincronizzazione degli orologi e sulla
velocita' della luce one-way. Per farlo dovrei chiudere le presenti considerazioni
metrologiche ed aprire un ampio discorso epistemologico.
Mi chiedo pero' se io abbia frainteso qualcosa oppure se quanto ho scritto fino a
qui sia giudicato condivisibile anche da un punto di vista convenzionalista.

-- 
    Elio Proietti
    Valgioie (TO)
Received on Wed Apr 28 2021 - 10:39:46 CEST

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