"The Tarro" <salvothetarro_at_tiscali.it> wrote in message news:<b7rrfj$ngl$1_at_lacerta.tiscalinet.it>...
> Salve a tutti, sono un ragazzo siciliano all'ultimo anno del liceo
> scientifico; sto pensando di iscrivermi al corso di Ing. Fisica (curriculum
> per le Nanotecnologie) al Politecnico di Milano per il prossimo settembre.
> Cosa ne pensate? Qualcuno di voi frequenta questo corso? Pareri,
> suggerimenti e consigli sono davvero ben accetti!
> Cmq credo che sia un corso interessante e molto innovativo, penso che sia un
> settore di sicura espansione nel futuro e mi intriga parecchio.
> Grazie per il vostro aiuto!!
Ho finito da non troppo ingegneria nucleare a Milano, poco prima che
si
passasse al 3+2. Prima esistevano diversi corsi di laurea con un
indirizzo
alquanto teorico, da moi si chiamava matematico fisico per le
tecnologie
nucleari ma c'era anche per gli elettrici, gli elettronici e cosi'
via.
Questi indirizzi racchiudevano esami abbastanza avanzati di Fisica,
Matematica e corsi specialistici. Da me avevi obbligatorio il 4 esame
di
analisi, un esame chiamato "Analisi di segnale nei reattori nucleari"
in
cui si faceva teoria del trasporto e reti neurali. C'erano poi due
esami
sulla magnetofluidodinamica e la fisica dei plasmi, un esame di Fisica
Matematica e molti altri esami avanzati sui laser, optoelettronica
ecc.
Con in gegneria fisica hanno accorpato tutti questi esami in unico
corso
di laurea che secondo me e'interessante.
A molti corsi hanno cambiato nome e un po' il programma ma la sostanza
e'
molto simile a quella di molti corsi che ha fatto io. Secondo me il
piano di studi e' molto interessante, anche se non lo vedo adatto per
una
laurea di primo livello (servono tre anni solo per le basi). Tra
l'altro se farai l'indirizzo di nanotecnologie immagino che farai
molti corsi con miei vecchi professori, almeno per tutto quello che
rigurada fisica atomica e dello stato solido, spettroscopia, chimica
fisica ecc. Se hai un elenco degli esami con i diversi professori che
li insegnano ti so dire che fanno (perche' hanno competenze diverse).
Se poi la domanda e' la collocazione di questo nuovo tipo di ingegnere
non ti so dire. E' difficile in quanto si tratta di una cosa nuova.
Si
viene a formare una figura simile, secondo me, a quella di un
fisico
applicato. Lo sviluppo pieno di un tal tipo di figura secondo me
avviene
nella ricerca o nello sviluppo o progettazione in aziende ad alto
contenuto
tecnologico. Gli ambiti dell'optoelettronica, delle telecomunicazioni,
della
scienza dei materiali e delle nanotecnologie sono sicuramente in
espansione
ma non so se sufficienti, almeno in Italia a mantenere un numero
elevato
di persone con queste specializzazioni. Penso che comunque la
preparazione
sia molto buona e, come tutti i corsi in cui si forniscono basi
solide,
molto versatile.
Il corso che ho fatto io, con le scelte che ho fatto nel mio piano di
studi e' molto simile a quello che e' Ingegneria Fisica oggi (un
totale di una decina di esami di Fisica)e mi sono
trovato bene. Ho avuto ed ho attualmente esperieze professionali poco
convolgenti ma ora pare che i nodi vengano al pettine.
Naturalmente cio' che non ti posso raccontare per esperienza diretta
e' come e' ora, dopo la riforma, ma per quello ci sara' gente piu'
preparata.
Buona scelta e buona fortuna
Flavio
Received on Mon Apr 28 2003 - 09:45:47 CEST
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