"Delo" <delo_at_email.it> ha scritto nel messaggio
news:b843hm$tsa$1_at_atlantis.cu.mi.it...
> Io ti cosiglio di valutare anche questa ipotesi e nn pensare solo che se
hai
> Ing scritto davanti al tuo nome � un buon biglietto da visita.
> ora tutti gli "Ing" mi odieranno
Io conosco degli ingegneri che sarebbero d' accordo. Con queste lauree
ibride si rischia di non sapere se si e' carne o pesce imho. Ho sentito piu'
di
un ingegnere criticare la laurea in ing. chimica -anche un in.g chimico-
naturalmente troverai mille parerri contrari. Un ing. chimico conosce molta
chimica ma un chimico puro pur non avendo la preparazione tecnico
ingegneristica, in quanto
a chimica gli fa le scarpe. D' altro canto se ad
un ingegnere chimico gli chiedi di dimensionarti una certa struttura ti
risponde che lui e' un "chimico". Tengo a precisare che questo discorso non
e' del tutto valido per gli ingegneri "vecchi stampo" un chimico studiava
cmq il disegno, la scienza e la tecnica delle costruzioni , l'
elettrotecnica, la fisica tecnica, poteva anche progettarti la casa. Ora ho
dei dubbi coi nuovi ordinamenti.
Ma per tornare all' esempio fatto, mi chiedo se non basterebbe unire le
competenze di un chimico con quelle di un ingegnere o magari rivolgersi ad
un chimico industriale.
Ho letto che a Milano hanno inventato persino Ingegnria Matematica. Ma che
cavolo e' uno con quella laurea? Uno che viene gurdato male dai matematici e
dagli ingenegeri secondo me. Oggigiorno si lavora in team, forse e' meglio
prendere un ingengnere ed un matematico e farli lavorare insieme. Alcuni
obiettano che le mentalita' sono troppo diverse e non si capirebbero, l'
ingegnere matematico realizzerebbe invece il "passaggio di scala"
permettendo la comunicazione fra i due. Secondo me sono tutte assurdita'.
Mia opinione personale naturalmente.
>
> ciao
>
> JPD
ciao
andre
Received on Wed Apr 23 2003 - 15:17:08 CEST
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