Re: Ruotare a velocita relativistiche
Marco ha scritto:
> ...
> 1-quando un oggetto ruota la velocita lineare dei punti distanti R dal
> centro di rotazione e' V=W*R con W velocita' angolare.
Naturalmente se la rotazione e' rigida. Nonlo dico per mettere in dubbio
l'ipotesi, ma per precisare che bisogna farla.
> Dunque e' possibile che oggetti particolarmente grandi e veloci possano
> avere un raggio critico Rc teale per cui le particelle oltre quel
> raggio avrebbero velocita superiori a quelle della luce. Dato che
> questo non e' possibile mi chiedo cosa succeda oltre quel raggio. La
> sfera non ruota piu solidale, ma si crea un punto in cui le particelle
> ( inteso come una parte della massa) rimangono indietro ?
Per avere condizioni come queste, l'oggetto deve essere di un materiale
veramente straordinario: infatti deve restare insieme, ossia non andare
in pezzi per la forza centrifuga (diciamola cosi', per essere piu'
comprensibile).
Di fatto nessun materiale conosciuto potrebbe resistere...
Ma comunque, supponiamo che un tal materiale esista: il problema e' che
per portare la parte periferica del disco a velocita' vicina a c occorre
un'energia sempre maggiore, e qualcuno deve dargliela.
Ma con una disponibiita' finita di energia, neppure la piu' piccola
particella potrebbe raggiungere c: quindi sarebbe impossibile portare
l'oggetto alle condizioni critiche, perche' non abbiamo abbastanza
energia per farlo.
> 2-Supponiamo inoltre che al sistema cosi in rotazione aggiungo energia
> tale da fargli aumentare la velocita angolare.
> ...
Quello che segue non interessa esaminarlo in dettaglio, per quanto
precede.
Vaira ha scritto:
> No, per il semplice fatto che punti diversi lungo il raggio non
> appartengono allo stesso sistema di riferimento inerziale e quindi
> hanno regoli ed orologi diversi.
E con questo? La cosa non ha nessuna importanza: noi guardiamo il tutto
dal nostro rif. inerziale.
> Credo che sia con un esempio come questo (disco in rotazione) che A.
> Einstein abbia introdotto la teoria della relativita' generale.
E' vero che E. si e' servito di questo esempio per intuire la necessita'
di una curvatura dello spazio-tempo. La cosa curiosa e' che uso'
l'esempio in modo sbagliato :)
Ma non e' l'unico caso, nella storia della fisica, in cui qualcuno ha
scoperto una cosa grande partendo da un'idea sbagliata...
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Thu Apr 17 2003 - 20:51:14 CEST
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