Un errore nella traduzione?

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaroNOSPAM_at_comeg.it>
Date: Sat, 29 Mar 2003 23:11:19 +0100

Leggendo su
http://matsci.unipv.it/persons/antoci/re/Einstein16b.pdf
una traduzione in italiano di "Sulla dissertazione di Friedrich Kottler
'L'ipotesi di equivalenza di Einstein e la gravitazione' ", Annalen der
Physik 50,955(1916) trovo il seguente pezzo:


3. Il campo di gravitazione non e' determinato solo cinematicamente. La
considerazione precedente si puo' anche rovesciare. Il sistema K0
predisposto con il campo di gravitazione su considerato sia quello
originario. Si puo' allora introdurre un nuovo sistema di riferimento K,
accelerato rispetto a K0, rispetto al quale masse (isolate) si muovano di
moto rettilineo e uniforme (nella regione considerata). Ma non si puo'
andare oltre e dire: se K0 e' un sistema di riferimento dotato di un campo
di gravitazione arbitrario, si puo' sempre trovare un sistema di riferimento
K rispetto al quale masse isolate si muovano di moto rettilineo ed uniforme,
cioe' rispetto al quale non esista alcun campo di gravitazione. L'assurdita'
di una tale ipotesi e' subito evidente. Se per esempio il campo di
gravitazione rispetto a K0 e' quello di un punto materiale a riposo, questo
campo non si puo' eliminare per trasformazione nell'intero circondario del
punto materiale con nessuna trasformazione per quanto ingegnosa. Non si puo'
affatto pretendere di spiegare il campo di gravitazione in modo per cosi'
dire puramente cinematico; un' "interpretazione cinematica, non dinamica
della gravitazione" non e' possibile. Mediante una pura trasformazione con
accelerazione da un sistema di Galilei ad un altro impariamo quindi a
conoscere non campi di gravitazione arbitrari, ma solo quelli di un tipo del
tutto particolare, i quali tuttavia devono soddisfare alle stesse leggi di
tutti gli altri campi di gravitazione. Questa e' solo di nuovo un'altra
formulazione del principio di equivalenza (in particolare nella sua
applicazione alla gravitazione). Una teoria della gravitazione infrange
quindi il principio di equivalenza nel senso inteso da me solo quando le
equazioni della gravitazione non siano soddisfatte in nessun sistema di
riferimento K0 che si muova di moto non uniforme rispetto ad un sistema di
riferimento galileiano. Che questo rimprovero non si possa muovere contro la
mia teoria con equazioni generalmente covarianti e' evidente; infatti in
questa le equazioni sono soddisfatte rispetto ad un qualsiasi sistema di
riferimento. L'imposizione della covarianza generale delle equazioni
comprende quella del principio di equivalenza come un caso del tutto
particolare.

Il punto e' il seguente:
a me pare che si debba dire
"Una teoria della gravitazione infrange quindi il principio di equivalenza
nel senso inteso da me solo quando le
equazioni della gravitazione non siano soddisfatte in ___almeno un___
sistema di riferimento K0 che si muova di moto non uniforme rispetto ad un
sistema di riferimento galileiano".
Nel testo pero' c'e' scritto "nessun" non "almeno un", e in italiano "non
essere soddisfatte in nessun" significa che in tutti i sistemi di
riferimento non sono soddisfatte (le equazioni della gravitazione per dire
che la teoria infrange il principio di equivalenza).
Sbaglio nel dire che ci vuole un "almeno un" invece di "nessun" ???
Qualcuno ha a disposizione il testo originale in tedesco cosi' da poter
controllare per bene cosa dice l'originale ?
Grazie.

--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Sat Mar 29 2003 - 23:11:19 CET

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