Re: Entropia

From: Perceval <perceval_it_at_katamail.com>
Date: Tue, 18 Mar 2003 14:57:16 GMT

> Supponiamo che V raddoppi.[...]
> molecole. Prendendo il logaritmo del numero W di microstati si ha che
> l'entropia e' moltiplicata per il logaritmo di 2:
> \Delta S = k ln(2^N W) - k ln(W) = k ln(2^N) = n R ln(2).
Certo!


> Macroscopicamente, una trasf. rev. che porti allo stesso stato finale, con
> V raddoppiato e T invariata, e' una isoterma reversibile a contatto con
una
> sorgente di calore. Questa volta il gas non si espande nel vuoto,
altrimenti
> l'espansione non sarebbe quasi-statica, quindi compie un lavoro, contro
una
> pressione esterna, pari a
> L = \int P dV = n R T \int dV/V = n R T ln(V_f/V_i) = n R T ln(2).
Io piuttosto penserei ad un pistone che controbilancia perfettamente la
pressione interna, costituito da una vaschetta d'acqua: l'acqua evapora
lentamente e pian piano una piccola forza netta fa il lavoro. In questo modo
il gas si raffredder� e il calore perso sar� q(rev). Se vuoi lavorare a T
costante, allora il termostato fornir� esattamente q(rev) al gas.


> Per un gas perfetto in un'isoterma Q=L e T rimane costante. La variazione
> di entropia risulta semplicemente Q/T = n R ln(2), come prima.
> L'isoterma reversibile e' puramente fittizia e il suo uso e' soltanto
> strumentale al calcolo macroscopico dell'entropia.
Che porta allo stesso risultato del mio esempio: volevo solo aggiungere un
altro esempio a dimostrazione di come tu abbia ragione.

> Spero di essermi spiegato correttamente. A me questo esempio concreto
> e' servito molto, a suo tempo.
Anche a me ;)

Percev.
Received on Tue Mar 18 2003 - 15:57:16 CET

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