Paolo Russo wrote:
> [luciano buggio:]
> >"Nella tabella sottostante sono riportati i valori delle intensit�
> >misurate e le stime dei rapporti indicati. In tutti i casi l'errore
> >massimo sull'intensit� luminosa misurata dal sensore � pari a 1 u.a."
> >Da che cosa gli autori desumono quell'errore massimo? In base a che cosa
> >lo dichiarano?
> In base all'ampiezza dei tremolii del grafico, suppongo,
> dato che parlano di errore massimo.
Come sospettavo.
Possiamo assimilare quei tremolii all'oscillazione di un indice intorno ad
una posizione media? Ovvero ad una raffica di misure disperse
(gaussianamente?) tra cui fare una media?
E se � cos�, possiamo o no comunque dire con certezza che il valore reale
che vogliamo misurare � proprio quello della media?
Fatto questo, stabilita cio� la misura reale, che ci frega delle altre
disperse, qualsiasi sia l'intervallo di dispersione (l'ampiezza
dell'oscillazione dell'indice)?
Se le cose stanno cos�, mi spieghi allora perch� gli autori assumono
l'ampiezza del tremolio come intervallo di errore?
Per farci forse stare la previsione teorica (che dovrebbe dare, secondo le
loro attese, trasmittitivit� costante, mentre risulta completamente
sballata se si assume quel valore medio come esatto valore reale)?
Inoltre ho fatto un notevole ingrandimento della stampata di quel
diagramma, ed ho misurato l'ampiezza del "tremolio". L'escursione
dell'"errore" non � -1 +1, ma circa (attribuendo tra l'altro ad un rumore
accidentale - variazioni di tensione della lampada? - il salto, con
rientro, di tutto il tracciato per alcuni piccoli tratti) -0.5 + 0.5.
Ciao.
Luciano Buggio
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Received on Tue Mar 18 2003 - 22:30:39 CET