Re: Scariche ESD a 3'000V visibili, a 38'000 V non visibili

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Wed, 19 Mar 2003 20:08:26 +0100

Fabio G. ha scritto:
> Effettivamente anche in questo caso la relazione Q=C*V vale, anche se
> sinceramente con strutture cosi' particolari fatico a visualizzare un
> condensatore: o meglio, finche' ho un bel condensatore a facce piane, mi
> risulta facile identificare una capacita', ma con strutture fatte dei
> materiali + disparati, e di forme casuali, mi risulta + difficile vedere
> applicata la Q=C*V. E' l'unica legge che regola carica e tensione?
Forme e materiali non hanno nessuna importanza.
Nessuno ti ha mai parlato della matrice dei coefficienti di capacita'?
Cosi' si chiamavano una volta in Fisica II...

Nella pratica elettronica si aggira il problema immaginando tante
capacita' quante sono le coppie di conduttori in gioco: le "stray
capacitances".
Pensa ad es. al modello in alta frequenza di un transistor, bipolare o
FET fa lo stesso: hai tre terminali e tre capacita'.
In un circuito piu' complesso avrai tante altre capacita': verso massa,
interelettrodiche, ecc.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Wed Mar 19 2003 - 20:08:26 CET

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