Re: Reazione di Lenz

From: Paolo Russo <paolrus_at_libero.it>
Date: Sat, 15 Mar 2003 23:01:21 GMT

[anrago:]
>non c'e' nessuna *riconversione* o peggio ancora........
>stiamo parlando (da quello che leggo in inglese)
>di un rilascio di un tot di energia al collassamento (all'indietro)
>del campo magnetico intorno all'avvolgimento (solenoide) al
>momento che interrompiamo il passaggio di corrente, e' in quel istante
>che scaturirebbe un picco di energia sotto forma
>di corrente elettrica.... [cut]

Certo, l'originale non usa il termine conversione, che
sottintenderebbe una non-creazione di energia. Ho usato io
quel termine per far capire di cosa si stesse realmente
parlando: una semplice conversione di energia da una forma a
un'altra (elettrica <-> magnetica).

Naturalmente potresti non credermi. Potrei essere un
ignorante che parla a vanvera. Allora apro il primo libro di
fisica che mi capita a tiro nello scaffale piu' vicino:
l'Halliday-Resnick volume 2, "elettromagnetismo e ottica".
Capitolo 36, "L'induttanza"; paragrafo 36-4 a pag.288:

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36-4 Energia e campo magnetico

Nel Par. 30-7 abbiamo visto che si puo`�pensare che l'energia
venga accumulata nel campo elettrico; l'energia per unita` di
volume nel vuoto e` data da

u_E = 1/2 epsilon0 E^2,

ove E e` l'intensita` del campo elettrico nel punto
considerato. Sebbene questa formula sia stata ricavata per un
condensatore a facce piane e parallele, essa vale per
qualunque configurazione del campo elettrico.
L'energia puo` essere immagazzinata anche in un campo
magnetico. [...] integrando si ottiene

U_B = [...] = 1/2 L i^2

che rappresenta l'energia magnetica immagazzinata in totale
in una induttanza L percorsa da una corrente i. [...]

36-5 Densita` di energia e campo magnetico

Per ricavare l'espressione della densita` di energia U in un
campo magnetico, consideriamo [...] Cosi' si ottiene
finalmente

u_B = 1/2 B^2 / mu0 .

Questa equazione da` la densita` di energia immagazzinata in
qualunque punto [...] dove l'induzione magnetica e` B.
L'equazione, pur essendo [...], e` valida per qualunque
configurazione del campo magnetico.
----------------------------------------------------

Al di la` dei dettagli ti pregherei di notare la terminologia
usata: si parla di energia magnetica immagazzinata in una
induttanza (cioe` in pratica una bobina). Energia magnetica.
Energia immagazzinata.
Ti assicuro che potresti trovare gli stessi concetti in
qualunque libro di testo di livello equivalente. Troverai
anche le stessissime formule: la densita` di energia
immagazzinata nel campo magnetico e` proporzionale al
quadrato del campo; per avere l'energia totale bisogna
calcolarne l'integrale su tutto lo spazio. Se non si ha
voglia di calcolare l'integrale e si conosce (per averla
misurata o calcolata) l'induttanza dell'avvolgimento, si
puo`�usare la pratica formula u_B = 1/2 L i^2 : l'energia
totale immagazzinata e` proporzionale all'induttanza e al
quadrato della corrente.
Naturalmente troverai gli stessi concetti e le stesse formule
(quando non semplicemente date per scontate) anche nel mondo
delle applicazioni ingegneristiche. Cito dal datasheet del
MAX1705, un regolatore di tensione:

----------------------------------------------------
[...] During the first part of each cycle, the internal
N-channel MOSFET switch is turned on. This allows current to
ramp up in the inductor and store energy in a magnetic field.
During the second part of each cycle, when the MOSFET is
turned off, the voltage across the inductor reverses and
forces current through the diode and synchronous rectifier to
the output filter capacitor and load. As the energy stored in
the inductor is depleted, the current ramps down, and the
output diode and synchronous rectifier turn off. [...]
----------------------------------------------------

Notare "store energy in a magnetic field" e "energy stored in
the inductor" (inductor vuol dire bobina, essenzialmente).
Per la cronaca, quel chip e`�pensato per essere usato in
"battery-powered wireless applications", cioe` telefonini,
agende elettroniche et similia, dove c'e` la necessita` di
avere una tensione di alimentazione stabile, indipendente dal
livello di carica della batteria. Potresti averne uno nel tuo
telefonino.

Spero che quindi tu mi creda se ti dico che questi concetti
sono dato per acquisiti da fisici e ingegneri (cioe` tutti
quelli che se ne sono occupati). Non so esattamente da quanto
tempo, ma credo da piu' di un secolo. Giusto per farti capire
quanto questi argomenti possano essere considerati alla
frontiera della conoscenza, come si potrebbe immaginare
leggendo quello che scrivono i sostenitori della free energy.

Puoi allora pensare che costoro conoscano la fisica ma in
qualche modo abbiano scoperto qualcosa di nuovo. Ebbene, ti
invito allora a riflettere su un dettaglio: perche' nel testo
che hai riportato non si menziona *mai* l'energia magnetica?
Attenzione, stiamo ipotizzando che questa gente conosca la
fisica; non puo` non sapere cio` che tutti i fisici pensano e
tutti i testi riportano, ossia che l'energia passa
semplicemente da una forma a un'altra e che l'energia che
"sparisce" quando si da` corrente a una bobina diventa
semplicemente energia magnetica e puo` essere ritrasformata
in elettrica in qualunque momento. Niente, nessun accenno a
tutto cio`. Poi se uno scoprisse davvero un procedimento per
ottenere piu' energia di quella iniziale, mi aspetterei come
minimo che mi dicesse in quale fase del procedimento
avverrebbe questa creazione, che corrisponderebbee a una
violazione delle leggi dell'elettromagnetismo attualmente
accettate. Tieni conto che le leggi note ti consentono di
calcolare *in ogni istante* qual'e` l'energia totale nel
sistema (cinetica + elettrica + magnetica...), quindi *se*
uno sa la fisica ed e` quindi in grado di calcolare questa
somma e di accorgersi che all'inizio questa somma vale tot e
alla fine vale tot+qualcosa, sara` anche in grado di fare
questo calcolo negli istanti intermedi e di accorgersi di
quando la somma cessa di essere costante. In mancanza di
questo ovvio calcolo, almeno una giustificazione del perche'
non si sia neppure tentato di farlo. Mi aspetterei anche
qualche tentativo di giustificazione, di comprensione del
fenomeno: un ricercatore non puo` non essere curioso. Se uno
non e` curioso non scopre un bel nulla. Mi aspetterei insomma
una qualche frase del tipo "... in questa fase l'energia
magnetica immagazzinata nella bobina diminuisce di x al
secondo mentre l'energia elettrica prodotta aumenta di y,
questa anomalia potrebbe essere dovuta a questa e questa
ragione, che fanno si' che il teorema di Noether non sia
applicabile...". Invece niente. Non si parla di energia
magnetica (figurarsi poi i calcoli). Non si parla di
immagazzinamento. Niente fase. Niente di niente. Si dice solo
che l'energia viene consumata (senza precisare che fine
faccia) e poi ne compare dell'altra, dando a intendere che
l'energia venga persa e ricreata e quindi non ci sia da
stupirsi che si possa crearne un po' di piu'. Si presentano i
fenomeni di induzione come un mistero, tacendo sulle
conoscenze acquisite da piu' di un secolo. Credimi, *nessuno*
che conoscesse la fisica descriverebbe un fenomeno cosi'
rivoluzionario in quei termini. Intendo dire che chi scrive
mostra piuttosto palesemente di non possedere quel quadro di
riferimento concettuale di cui disporrebbe chiunque avesse
studiato e *compreso* un po' di fisica (e dico non a livello
di laurea in fisica, ma di biennio di ingegneria).

>indipendentemente dal resto del lavoro
>fatto prima (o dopo) con il magnete permanente (repulsione o attrazione)...
>forse meglio dire all'accensione e spegnimento *ciclico* (che a impulsi)
>e c'e' una circuitazione che adrebbe ogni qualvolta a
>recuperare questo picco di corrente elettrica
>(fino al 35% di "energia libera" di un accrocchino visto sul sito, pure
>con video e schema elettrico) [...]

Il video non l'ho visto. Quando alcuni mesi fa qualcuno mi ha
segnalato il MEG (spero di non ricordare male, ma mi pare che
fosse quello) dicendo che, caso raro nella free energy,
sembrava ci fossero degli schemi abbastanza decenti da
rendere riproducibile l'accrocchio, ho letto un po' la
documentazione e mi sono imbattuto in una frase che diceva,
piu' o meno (vado a memoria), che ovviamente (!) se uno non
ha fiducia che il dispositivo funzioni non puo` aspettarsi
che gli funzioni. A quel punto mi sono fatto una bella risata
e ho smesso di leggere. Capita l'antifona? Tu costruisci il
MEG. Se non funziona e` colpa tua, sei troppo chiuso di
mente.

>C'e' questo famigerato rilascio di corrente elettrica (picco, all'insu'),
>*superiore* al valore iniziale (un'altro picco alla chiusura del circuito,
>questa volta, ovvio, all'ingiu') se apriamo improvvisamente il circuito, che
>alcuni chiamano *effetto Lenz* (o meglio rileggendo **reazione di
>lenz**)....??? Un sacco di gente ci sta' lavorando con il Meg e altro, sono
>tutti dei visionari che non sanno un'acca di Fisica, elettromagnetismo e via
>dicendo...??!!

Se siano dei visionari non lo so.
Quanto all'ignoranza in fisica, le uniche altre due possibili
spiegazioni che riesco a immaginare sono la cattiva fede e
uno stranissimo senso dell'umorismo. Voglio essere ottimista
e immaginare che siano tutti solo ignoranti.
Purtroppo queste cose possono benissimo succedere. Il
meccanismo e` semplice: selezione naturale. Perche' tutti
quelli che si occupano di una certa cosa non sanno la fisica?
Perche' quelli che la sanno capiscono che non funziona e
quindi passano ad altro.

Ciao
Paolo Russo
Received on Sun Mar 16 2003 - 00:01:21 CET

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