Il 16/06/21 13:18, Giorgio Bibbiani ha scritto:
> Il 16/06/2021 10:41, Elio Fabri ha scritto:
> ...
>> Per es. bici e moto sono piene di trappole.
>> Perfino capire la dinamica dell'automobile su traiettoria
>> rettilinea è
>> complicato, a partire dalla prima domanda:
>> "Un'auto accelera partendo da fermo. Qual è la forza che
>> la fa
>> accelerare?"
>
> Che la forza in questione sia esercitata dal motore o dai
> freni è un misconcetto _comune_ anche sui libri di testo,
uhm ...
> cito il primo che ho sottomano, Cutnell et al.,
> I problemi della Fisica, p. 154:
> "Un camion rallenta per 850 m a causa della forza di
> 3,0*10^3 N che esercitano i suoi freni...".
> Poi, una volta compreso che la forza che fa accelerare il
> veicolo è quella di attrito statico tra gli pneumatici
> e il suolo (trascurando l'attrito con l'aria ecc.) nasce
> un secondo misconcetto indotto dal fatto che nelle stesse
> ipotesi
> il lavoro totale delle forze esercitate dal motore o dai
> freni ecc.
non credo di aver capito.
Per come la vedo, una catena di eventi si sussegue, forze
causate anche ma non solo da attriti vari, durante la
frenatura e in accelerazione.
Il primo evento scatenante è in entrambi i casi una
pressione (impianto idraulico o scoppio miscela).
Certamente è vero che l'attrito volvente o meno tra gomme e
suolo DEVE essere uno degli anelli della catena che permette
la propagazione delle forze dal punto di "generazione" a
quello di destinazione finale (il punto di contatto), ma
perché mai solo quest'ultimo meriterebbe il "focus" ?
Imho il punto di origine è il più meritevole di
rappresentare l'intera catena
> è anche uguale a quello che _sarebbe_ formalmente il lavoro
> della forza di attrito statico tra gli pneumatici e il suolo
> _se_ lo spostamento del suo punto di applicazione (che in
> realtà è nullo in assenza di strisciamento e altri fenomeni
> dissipativi) fosse uguale a quello del veicolo, come si
> verifica usando il teorema dell'energia cinetica e la prima
> eq.e cardinale, questo misconcetto può essere più subdolo
> perché
> calcolando il "lavoro della forza di attrito statico" si
> trova il valore corretto del lavoro totale sul veicolo
> (sempre trascurando l'attrito con l'aria ecc.).
non ho capito affatto : avrei pensato che gli attriti
rilevanti fossero quello VOLVENTE + resistenza dell'aria (la
quale non so proprio, e non credo, che sia una variabile
trascurabile, anzi penserei che sopra i 100 km/h o giù di lì
potrebbe anche diventare più grande dell'attrito volvente).
Questo per citare solo le componenti dissipative :
ovviamente c'è anche la variazioen di energia cinetica
>
> PS per Carlo, sullo stesso libro è comunque descritta la
> bilancia inerziale di cui in precedenza.
>
> Ciao
>
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Received on Wed Jun 16 2021 - 14:41:50 CEST