Paolo Russo wrote:
> [luciano buggio:]
(cut)
> >C'� nessuno che pu� indicare delle altre referenze sperimentali, con luce
> >monocromatica, magari, o rifare l'esperiemento?
> >Io nel web (ho cercato molto) ho trovato solo quell'abstract, e mi pare
> >strano.
> Abstract? A me sembra la descrizione di un esperimento
> didattico, da far fare agli studenti. Non penserai mica che i
> polarizzatori siano alla frontiera della fisica, spero.
Scusa, credevo che la parola "abstract" indicasse semplicemente la
relazione di un esperimento.
> >Se vuoi un mio parere, io ritengo che l'incide di assorbimento �
> >invariante rispetto al colore, e gli sperimentaatori dell'Universit� di
> >Udine lo sapevano: deve essere una cosa talmente scontata che non hanno
> >sentito la
> >necessit� di precisarlo
> Non saprei. Non dimentichiamo che una lampada a incandescenza
> ha una forte emissione nell'infrarosso. Magari il sensore
> vede anche quello.
> Per esempio, ho trovato questo in rete: e` un altro
> esperimento didattico con i polaroid, che ti consiglierei di
> leggere:
> http://www.ruf.rice.edu/~dodds/Files231/expt07.pdf
(cut)
Ho problemi con l'inglese, il sito nel web non � tradotto, e quindi su
questo per ora non posso rispondere.
> Quindi tanto per cominciare il polarizzatore non polarizza
> del tutto, e questo complica le cose. Il coefficiente citato
> del 25% mi sembra assai vicino a quel 24% citato nella pagina
> che hai indicato a proposito del terzo polarizzatore, che
> immagino avesse finalmente a che fare con luce quasi tutta
> polarizzata dai ben due polaroid precedenti.
Se ho ben capito, comunque, vi si dice che la luce gi� polarizzata viene
assorbita meno della luce non polarizzata.
E' cos�? Questo risulta dalla treoria? Ed allora come mai nella
discussione dell'esperiemtno di Udine si cerca di includere la variazione
dell'indice di assorbimento entro il margine di errore strumentale?
(cut)
> >Qui leggo una raffica di ardite insinuazioni: non mi pare che tu abbia
> >una buona opinione di questi sperimentatori.
> >Possibile che siano cos� deficienti:-)?
> Mi scuso se e` sembrato che li stessi criticando. Lo farei
> se, sulla base di un esperimento fatto e descritto in quel
> modo, asserissero di aver trovato risultati anomali. Niente
> di tutto questo: quello e` solo un esperimento da far fare
> agli studenti, a scopo didattico e con un'accuratezza
> adeguata a *quello* scopo. Tutto qui.
Ti ho invitato infatti a valutare questa accuratezza, perch� il porblema
sta tutto l�.
Ti ho invitato ad andare a guardare il diagramma
http://web.uniud.it/cird/SECIF/ottica/trasm_03.htm
che fornisce l'andamento di tutte le misure effettuate, da cui risutano
gli "errori" dovuti all'apparecchiatura. Immagina di avere solo quel
diagramma (� tutto ci� che serve, e d� tutte le informazioni possibili) e
di non conoscere il commento che ne fanno gli speriementatori e la loro
stima dell'errore. Da quel diagramma si pu� dedurre l'accuratezza della
misurazione, e tu stesso puoi stimarla, verificando se la stima fatta da
altri � corretta.
Ebbene, come ti dicevo, ne viene fuori un errore dell'ordine dell'1%,
mentre per far quadrare quei dati con la teoria (senza chiamare in causa
la variazione suddetta dell'indice di assorbimento estrinseeco in funzione
dello stato o meno di polarizzazione) occorre un un intervallo d'errore
assai pi� esteso...
Un margine d'errore del genere (46 u.a.+-3) dichiarano gli
speriementaatori, ma non si capisce da quali dati di quel diagramma sia
dedotto, e comunque con i dati di quel diagramma � incompatibile.
Non mi paiono tanto in buona fede.
Quella stima dell'errore viene tratta dalla tabella che precede, in cui
vengono riportate le percentuali di luce non polarizzaata trasmessa al
ruotare di un singolo polarizzatore. La variazione di tale percentuale si
giustifica, peraaltro, secondo me, non con la fluttuazione dell'intensit�
della sorgente, ma con il fatto che la luce emessa non � completamente
spolarizzata: forse per la geometria del filamento, ci sono angoli lungo i
quali la luce � appena parzialmente polarizzzata (gli angoli ponendo lungo
i quali ortogonaalmente il polaroid testante si ha una percentuale minore).
Ma quando si fa l'esperimento scegliendo un'orientazione fissa del primo
polarizzatore, tutto ci� non ha pi� nessun effetto, poich� si considera
come base di computo il relativo particoalre valore di luce trassmessa, e
quella fluttuzione non pu� pi� essere assunta come margine di errore per
le successive misurazioni, che risultano assai preecise.
> Quello che intendo dire e` che nessuno puo` stimare gli
> errori meglio di chi ha fatto l'esperimento e sa come lo ha
> fatto.
E' questo che contesto, come ho detto: la stima degli errori la pu� fare
chiunque, se gli vengono forniti i dati dell'esperiemnto, come nel caso
nostro.
>E cosa fanno costoro? Gridano al risultato anomalo?
> No, anzi. Nulla in quel testo lascia pensare che gli autori
> siano convinti di aver trovato segni di qualcosa di anomalo.
Ci mancherebbe altro che gridassero al risultato anomalo!
Come si fa a mettere in discussione la teoria consolidata da due secoli?
Gli sperimentatori dichiareranno piuttosto di avere commesso deglii errori
di misurazione, di disporre di una apparecchiatura inaffidaabile, da
laboratorio scalcinato, se i risultati non collimano con quelli attesi.
Il guaio � per� che la strumentazione non mi pare assolutamente
sclacinata, ma al contrario molto affidabile, visto il diagramma. Suppongo
che quella linea treemolaante sia stata tracciata su un nastro scorrevole
dall'indice del sensore.
E' onesto "dichiarare" cose diverse da quel che quell'indice dice?
Uno che fa un esseprimento deve dichiarare il margine di errore.
Bene.
Ma dichiara lui il margine che vuole, nessuno pu� e deve controllare se la
dichiarazione � attendibile?
Purtroppo di solito uno viene ritentuo tanto pi� onesto quanto pi� ampio �
il margine di errore che dichiara:-). Pensa un po'.
> >> Ma soprattutto, gli errori sperimentali dichiarati sono
> >> dello stesso ordine di grandezza della discrepanza
> >> che hai notato;
> >[...]
> >Per� se quardi il diagramma che riproduce i dati dell'osservazione vedi
> >che l'imprecisione (l'oscillazione dei valori di intensit� in uscita con
> >uno due tre polaroid) �, ad occhio di poco pi� di una parte su cento.
> >Voglio dire che le misure appaiono molto risolte, l'apparecchiatura
> >sperimentale cio� molto affidabile.
> >Che ne pensi?
> Il fatto e` che non so quante misure come quella siano state
> fatte.
Posizionato il primo polaroid, come vedi dal diagramma, le misure fatte
sono in grande quantit� (il tracciato dell'indice per una certa durata
temporale che non ricordo). Volevi che venisse posizionato poi il primo
polarizzatore secondo angoli diversi in rapporto all'assetto del filamento
della lampada? Che cosa sarebbe cambiato, in particolare nei successivi
due tracciati (quello con due e tre polaroid)?
Luciano Buggio
http://www.scuoladifisica.it
> Ciao
> Paolo Russo
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse_at_newsland.it
Received on Sun Mar 02 2003 - 11:33:27 CET