Re: Principio di equivalenza

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaroNOSPAM_at_comeg.it>
Date: Wed, 26 Feb 2003 18:58:39 +0100

"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> wrote in message
news:3E528F25.E4E45919_at_mclink.it...
> Resta il problema delle forze di marea: a quello soprattutto mi
> riferivo, perche' non avevo dubbi circa il fatto che Eintein avesse
> capito il carattere locale del PE.
Su questo non avevo alcun dubbio.

> Io mi ero posto il problema di quando e da parte di chi se ne fosse
> cominciato a parlare, e dicevo che non avevo trovato niente in Einstein.
>
> Il problema storico (forze di marea) a quanto pare rimane...
Per la verita' in cosa consiste precisamente il problema "storico" non e'
che lo abbia ben capito.
Cioe', poniamo che si trovi il primo scritto nel quale si fa uso delle
parole "forze di marea", cosa potremmo dire che si e' capito da quel momento
in poi ?
E' la coscienza del fatto che le maree che si hanno sulla Terra sono proprio
un esempio degli effetti gravitazionali in sistema di riferimento di
dimensioni finite in caduta libera? Cioe' le cause delle maree erano gia'
note da tempo, ma ancora non si era capito il fatto che fra tali cause e le
forze di marea di cui si parla in RG non c'e' differenza ? O e' qualcosa di
diverso ?

> Elio Fabri

Ciao
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Wed Feb 26 2003 - 18:58:39 CET

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