"Perceval" <perceval_it_at_katamail.com> ha scritto...
> Salve Paolo...
> hai scritto...
>
> > Perche' e' vero, in un certo senso. Ancora adesso faccio fatica a usare
> > il volume di meccanica quantistica per fare le stesse cose che gli altri
> > testi fanno nel capitolo 2. E lo studente medio dell'elettromagnetismo
> > (diciamo Fisica 2) non conosce la meta' della fisica che Feynman
presenta
> > e discute.
> Scusami, ma mi spiegheresti meglio questa cosa: non l'ho capita (colpa mia
> :-)
No, sono io che spesso mi esprimo troppo sinteticamente.
Se uno studente, che ha gia' affrontato la MQ elementare su un testo
standard, apre il terzo volume del Feynman, gli sembra di essere finito
su un altro pianeta. Dove sono le funzioni d'onda? l'equazione di
Schroedinger? i problemi che ha appena imparato a risolvere, tipo
l'atomo di idrogeno? Ho provato quella sensazione a mio tempo. E, in un
certo senso, la maggior parte dei miei sforzi per imparare meglio la MQ
sono riconducibili al desiderio di superarla, riuscendo finalmente a
vedere attraverso la MQ "di Feynman" quella standard, e viceversa.
Quanto all'elettromagnetismo, l'approccio di Feynman e' fra i piu'
approfonditi e profondi che io conosca in assoluto, e richiede un
grande impegno di studio e molta fatica anche matematica. Immagino che
ti sarai accorto di questo da solo.
Feynman non ti addestra, come fanno altri, a usare regole via via piu'
complesse per risolvere problemi via via meno standard. Ti butta subito
nel pieno della sua intuzione della fisica, ti trasmette la percezione
di cosa voglia dire capire la fisica - ma non puo' infonderti quella
comprensione per magia. Ti mostra l'ideale e ti fa capire in cosa esso
consista, ti mette davanti il lavoro da fare, ma il lavoro devi farlo
sul serio. In questo senso, il Feynman e' un testo molto difficile.
> ... Non credo che tutti i fisici debbano
> essere matematici: o mi sbaglio? Proprio Feynman dice di come ai fisici
> importi pi� il risultato di un fatto matematico che la sua dimostrazione
> (Capitolo "Algebra")...
Si', Feynman scrive questo, e ti consiglio di leggere anche il suo _La
legge fisica_, un bellissimo libro dove torna anche su questo tema.
Pero' bisogna stare attenti. In realta' Feynman la matematica la sapeva,
compresa tanta matematica che esula dal bagaglio del laureato semplice
in Fisica. La sapeva cosi' bene che riesce spesso a trovare una strada
originale, efficace e piu' diretta, o piu' ricca di significato fisico.
E' bellissimo assistere alle sue magie, ed e' molto istruttivo. Ma poi,
prima o poi, bisogna provare a riprodurre qualcosa di quella magia con
le proprie forze, ed e' un lavoraccio. Ecco perche' gli altri libri
"non sono come il Feynman" ed ecco perche' servono anche quelli.
> ... Io sono molto
> affascinato dalla matematia, ma non mi sognerei di studiarmi tutte le
> dimostrazioni dei teoremi
> studiati nell'esame di analisi solo perch� ho bisogno di applicarne
> qualcuno...
Fa' attenzione al fatto che a Feynman le dimostrazioni interessano
moltissimo! Recentemente e' stata pubblicata, con il titolo _Il moto
dei pianeti intorno al Sole_, una lezione non compresa nei tre volumi.
In quella lezione Feynman si sforza di dimostrare, con i metodi della
geometria elementare, la seconda legge di Kepler. La stessa legge che
nelle Lezioni viene praticamente ricondotta a un calcolo numerico.
Ogni tanto il grande Dick bara, in un certo senso. Come tutti gli
oratori brillanti, parla come se gli interessasse soltanto il risultato
ma non c'e' nulla di piu' falso.
Prendi la MQ, ancora una volta. Il contributo piu' influente di Feynman
e' forse la sua riscrittura della MQ, con una nuova derivazione di
risultati gia' noti prima di lui: se gli interessava soltanto il
risultato, perche' si e' preso quella briga?
Le Lezioni sono soprattutto l'eroico sforzo di Feynman di riscrivere
la fisica da cima a fondo, con il suo stile, perche' soltanto quando
riotteneva a modo suo un risultato gli sembrava di averlo capito.
Quello e' l'ideale che ci mette davanti, ed e' estremamente arduo e
affascinante.
> Spero vorrai, sia tu che gli altri (se � lecito vorrei chiedere anche
> l'opinione di Elio Fabri) rispondere a queste mie osservazioni e dirmi se
> sbaglio e dove.
Io non trovo degli sbagli in cio' che dici, ma neppure "tutta la storia",
come ho tentato di spiegare.
Ricorda, comunque, che il valore del Feynman non e' discusso da nessuno,
tanto meno dagli autori di libri "standard". Non c'e' conflitto fra lui
e gli altri, non devi guardare a Feynman come a un outsider. E' un grande
autore, riconosciuto come tale, e fonte di isparazione continua.
Ciao,
Paolo
Received on Tue Mar 04 2003 - 13:01:01 CET
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