Roberto Rosoni ha scritto:
> Negli schemi che si vedono nei testi divulgativi, di solito c'e' un laser il
> cui raggio viene sdoppiato tramite il classico semispecchio: uno dei raggi
> illumina l'oggetto (che a sua volta illumina la lastra) e l'altro viene
> direttamente inviato sulla lastra per formare la figura di interferenza che
> rappresenta l'oggetto.
>
> Di recente ho visto una schema che usa due sorgenti separate per i due
> raggi: e' equivalente all'altro o e' uno svarione del divulgatore? In altre
> parole e' necessario che i due raggi siano della stesse fonte? E se no,
> devono comunque essere sintonizzati sulla stessa frequenza?
Quella che e' necessaria e' la _coerenza spaziale_.
Nel caso di un unico laser, e' largamente garantita.
Se usi due laser, dipende dalle caratteristiche che hanno... e le mie
conoscenze sifermano qui. In altre parole, non so dire se si possa
garantire la coerenza anche con due laser distinti. La questione non e'
di principio, ma pratica.
>Altro dubbio. Spesso si sente dire che un ologramma permette di vedere le
> parti nascoste di un oggetto. Si tratta di un modo di dire, vero? In realta'
> suppongo si intenda dire che viene memorizzata sulla lastra la
> tridimensionalita' di un oggetto, giusto? In altre parole, non sara' mica che
> posso vedere sull'ologramma parti dell'oggetto che non siano state
> illuminate dal laser?
Certo che no...
> Infine, ho letto che in una lastra olografica, a differenza di una normale
> diapositiva, un frammento della stessa contiene l'intera scena ripresa, come
> la lastra intera. Va bene. Ormai mi sono rassegnato alle stranezze della
> QED. :-)
Beh, qui la QED non c'entra niente: questa e' buona vecchia ottica
ondulatoria...
> Ma chiedo, quel frammento contiene davvero l'intera scena o vi e' in qualche
> modo una perdita di informazione (come sarebbe logico aspettarsi) come ad
> esempio una minore risoluzione?
Infatti: perdi proprio in risoluzione.
Esattamente come perdi risoluzione se usi un telescopio di piccolo
diametro al posto di uno grande.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Thu Feb 20 2003 - 21:23:06 CET
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