Salve.
Un polaroid (di quelli che si usano anche per gli occhiali) fa
passare il 33% circa della luce spolarizata incidente.
Bisogna distinguere l'assorbimento "fisiologico" (50%), in base al quale
l'oggetto funziona come polarizzatore, da quello "patologico", dispersivo,
dovuto a riflessioni e diffusioni varie sulle interfacce
ed ad assorbimento da parte di heraptite e materiale di supporto in quanto
semplicemente mezzi rifrangenti.
Il coefficiente di tale assorbimento non intrinseco al funzionamento �
quindi (la precisione dei dati sar� qui limitata alla seconda cifra
decimale):
(0.50-0.33)/0.50 = 0.34
Poniamo ora di seguito al primo un secondo polaroide parallelo.
In teoria dovrebbe passare tutta la luce polarizzata che � stata trasmessa
dal primo, quindi il 33% di quella iniziale, ma per via dell'assorbimento
di cui si � detto la percentuale sar� minore, precisamente:
0.33*(1-0.34)= 0.21
_Il dato risultante dall'esperienza � 0.23_
il che implichicherebbe un coefficiente di assorbimento minore del 34%:
(0.33-0.23)/0.33 = 0.30
Ma andiamo avanti.
Con un terzo polaroid parallelo ci aspettiamo per la luce trasmessa
(espressa sempre in percentuale rispetto a quella spolarizzaata che arriva
al primo e prendendo per buono, per quanto riguarda la luce in uscita dal
secondo, il dato dell'esperienza, e per quanto riguarda il coefficiente di
assorbimento quello che avevamo stabilito all'inizio):
0.23*(1-0.34)= 0.15
_Il dato risultante dall'esperienza � 0.18_
il che implicherebbe un coefficiente di assorbimento ancora molto minore:
(0.23-0.18)/0.23 = 0.21
Qualcuno mi sa dire dove sta l'errore?
Luciano Buggio
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Received on Tue Feb 18 2003 - 17:44:24 CET