Elio Fabri wrote:
> Luciano Buggio ha scritto:
> > Come sospettavo.
> > Nel capitolo 2 F. descrive la doppia riflessione su una lastra di vetro
come
> > se avvenisse sulle due interfacce (vuoto-vetro e vetro vuoto). assumendo
> > ...
> > Allora questo modello deve andare bene anche per al riflessione metallica,
> > sull'argento, per esempio.
> > Vorrei farti una domanda.
> > *Fino a quale profondita' penetrano i fotoni nel metallo riflettente
perche'
> > si possa avere riflessione, dato che il fenomeno non coinvolge solo atomi
> > ed elettroni *di frontiera*? Io in un articolo su un quaderno de "Le
> > Scienze " ho trovato che i fotoni penetrano per la profondita' di mezza
> > lunghezza d'onda della radiazione interessata:
> > E' vero?
> Sei incorreggibile.
> Su questa questione ti ho dato ampie risposte non molto tempo fa.
> Evidentemente non le hai capite, o non hai voluto credermi, e ora le
> riproponi.
> Siccome la domanda non e' rivolta a me, non sono tenuto a prenderla in
> considerazione. Se qualcun altro vuol farlo, padronissimo; ma sappia che
> e' fatica sprecata :-<
Il problema � qui quello del coinvolgimento di tutti gli elettroni del
corpo riflettente.
Il dibattito con te a suo tempo si � interrotto perch� non hai pi�
risposto al mio reply in cui analizzavo la tua spiegazione, sollevando a
mia volta obiezioni che attendono ancora chiarimento.
Il mio ultimo reply era questo.
http://groups.google.com/groups?hl=it&lr=&ie=UTF-8&selm=agpd9s%24lvi%241%40news.newsland.it&rnum=9
La tua spiegazione (che invito caldamente chi sta seguendo a leggere e
magari a cercare di chiarimi, perch� io sinceramente non ci ho capito
molto), � questa:
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Proviamo a vederla cosi'.
Caso A: mezzo infinito.
In questo caso non avrai difficolta' ad ammettere che la luce (i fotoni)
si propaga solo in avanti, senza nessuna riflessione, neppure parziale.
Caso B: la luce proviene dall'aria e incontra un mezzo che inizia con un
superfice piana, ma poi si estende all'infinito.
Ora accetterai che la luce in parte si riflette, in parte passa nel
mezzo.
La spiegazione in termini microscopici e' che ciascun atomo del mezzo
diffonde la luce, e la sovrapposizione (coerente) di queste onde produce
l'onda riflessa.
Caso C: la luce proviene da un mezzo che termina su una superficie
piana; dopo c'e' il vuoto.
E' chiaro che il caso C e il caso B sommati insieme danno A; quindi
l'effetto (per ora incognito) della diffusione nel caso C, sommato con
quello del caso B, deve dare A.
Ma in A non c'e' nessuna riflessione: cio' significa che in B e in C si
devono avere riflessioni, confasi opposte, che per questo motivo si
cancellano.
(Per questa via si spiega facilmente il risultato noto che la fase della
riflessione e' opposta a seconda che si passi da un mezzo piu'
rifrangente a uno meno, o viceversa.)
La dimostrazione usa insomma il pricnipio di sovrapposizione: un'idea
base che e' matematica anche se si puo' descrivere e usare senza
formule...
--
Elio Fabri
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Ciao
Luciano Buggio
http://www.scuoladifisicaa.it
--
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Received on Sat Feb 15 2003 - 20:54:24 CET