Re: Interazione nel campo
Antrox ha scritto:
> Ancora non riesco a capire l'interazione tra due corpi distanti tra di loro;
> cioe' per esempio se prendiamo due particelle con carica opposta: queste
> tenderanno ad attrarsi perche' si forma un campo tra di loro.
> Ma concretamente cosa succede? Intorno alla particella la materia si
> polarizza e per questo le interazioni si sentono anche a distanza?
All'ultima domanda rispondo senz'altro no, visto che l'attrazione c'e'
anche nel vuoto.
Inoltre, non e' corretto dire che le particelle
"tenderanno ad attrarsi perche' si forma un campo tra di loro".
Intanto, non "tenderanno": si attraggono. Con questo s'intende dire che
c'e' una forza, non un movimento.
Poi non si attraggono perche' si forma un campo.
In un primo momento (nella storia della fisica) si e' detto che c'era
semplicemente un'attrazione a distanza.
Poi si e' introdotto il concetto di campo, come "azione" diuna carica
nello spazio circostante. Probabilmente agli inizi si pensava che ci
fosse un'effettiva modificazione dello spazio, pensato come riempito di
un qualche "mezzo". Ma questa visione ha perso terreno, e da circa un
secolo non e' piu' sostenuta.
Quindi il campo puo' venir visto come un artificio puramente formale per
descrivere il fatto che se c'e' una carica in un posto, tutte le altre
cariche nelle vicinanze sentono una forza.
Ma poi il concetto di campo si e' arricchito, e temo che spiegarti come
e perche' sarebbe un po' lungo...
C'e' un famoso libro che ne parla diffusamente: "L'evoluzione della
fisica" di Einstein e Infeld. Sebbene abbia piu' di 60 anni, vale ancora
la pena di leggerlo, per vedere che cosa significa una divulgazione
seria. Cosi' uno si vaccina verso certa robaccia che va di moda
oggigiorno ;-)
Slacky ha scritto:
> ...
> La tua
> domanda sarebbe riformulabile cosi': come e' possibile che si
> trasmettano forze nel vuoto? beh, e' un *fatto* accettato oramai da
> tutta la comunita' scientifica(in realta' esiste ancora qualche
> eccezione) da tante decadi.
Veramente sono anche parecchie decadi (da quando esiste la teoria
quantistica dei campi) che nessuno parla piu' di azioni a distanza...
Tombari ha scritto:
> ...
> Anche perche' il vuoto proriamente definito come niente o nulla non esiste.
Scusa, ma a me questa sembra una posizione troppo "filosofica".
Nel senso peggiore: si risolve un problema lavorando sulle parole...
BTW: ma perche' cambi nick nel mezzo di un thread? Per confondere le
idee a chi ti risponde?
Slacky ha scritto:
> Il concetto di vuoto, in fisica e' un concetto tecnico.
Tecnico? Se vuoi dire che bisogna sapere che cosa intende un fisico
quando parla di"vuoto", OK.
> Esistono dei macchinari chiamati "pompe da vuoto" che permettono di
> estrarre da una porzione di spazio scelta qualsiasi particella fino ad
> arrivare a densita' bassissime. dirai: bassissime ma mai nulle....vero!
Forse e' il caso di ricordare che l'esistenza del vuoto, sia
concettuale, sia pratica, e' stata una conquista della fisica, anche se
ormai antica (17-mo secolo).
> Anche in teoria dei campi si parla di vuoto, e ha significati diversi a
> seconda del contesto in cui ci si mette.
Effettivamente qui si tocca un terreno piuttosto delicato, e non e' il
caso di proporlo al nostro interlocutore...
Comunque e' importante tener fermo quello che dici: nella teoria
quantistica dei campi i vuoto ha un significato "tecnico" (e qui
accentuerei l'aggettivo). Per capire che cosa significa, non ci sono
scorciatoie: bisogna conoscere la teoria.
Altrimenti si fanno chiacchiere a ... vuoto e soprattutto si rischiano
colossali equivoci.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Thu Feb 06 2003 - 20:31:04 CET
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